Il fiume Ombrone ripulito da oltre 10 quintali di rifiuti

17 Dicembre 2019

“Verso il contratto di fiume: iniziative sportive acquatiche e culturali per gli studenti” chiude il 2019 con il segno più.
Positiva la partecipazione delle scuole, positiva l’attività svolta durante l’anno, positivo il coinvolgimento dei soggetti firmatari del protocollo d’intesa, ma soprattutto positivi i risultati raggiunti.
Il progetto, promosso dall’amministrazione comunale insieme all’associazione Terramare e alla Uisp e giunto alla quarta edizione, si è concluso con il resoconto esposto questa mattina nella sala del Consiglio comunale alla presenza del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e del vice sindaco e assessore alla Cultura e al Turismo, Luca Agresti.
Una giornata importante di restituzione dei dati e delle esperienze vissute insieme alle classi dell’istituto superiore Fossombroni e del Leopoldo II di Lorena.
Sono stati proiettati video delle iniziative svolte sul fiume nell’ambito del progetto durante tutto l’anno e sono state raccontate le emozioni degli studenti, divenuti protagonisti di tante attività di utilità sociale e ambientale.
Solo nel 2019 oltre 300 studenti sono stati coinvolti in attività di soft-rafting e pulizia dell’Ombrone con giornate dedicate alla promozione del fiume come elemento naturale da tutelare per aumentare la fruizione sociale e turistica dello stesso.
A ottobre inoltre si è svolto il primo importante appuntamento in cui due scuole della città (il Commerciale sportivo e l’Agrario) si sono incontrate per ripulire il fiume; i ragazzi sono stati divisi in due squadre, una a terra lungo la sponda e l’altra in acqua su dei gommoni manovrati dalle guide di Terramare.
Per circa tre ore si sono alternati momenti di raccolta dei rifiuti e momenti di approfondimento culturale sul tema “fiume e città” con un risultato finale importante: sono stati infatti raccolti 700 chili di rifiuti di ogni genere. Ma le attività di pulizia non si sono esaurite e per tutto novembre e dicembre sono proseguite sottraendo al fiume altri 250 chili circa di rifiuti, soprattutto plastica usati in agricoltura. da quattro anni a questa parte per la valorizzazione del fiume Ombrone.
“Questo progetto, che il Comune ha sposato con entusiasmo e convinzione, ha molte valenze – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il vice sindaco e assessore alla Cultura e al Turismo, Luca Agresti – a partire da quella educativa e formativa per arrivare a quella turistico-culturale. Utilizzare il fiume Ombrone per queste attività, infatti, è un modo efficace per renderne visibili le sue potenzialità di luogo d’attrazione per momenti di svago e divertimento. Allo stesso tempo il progetto permette ai ragazzi di conoscere da vicino, con lezioni ad hoc ed esperienze sul campo, il nostro fiume, che troppo spesso viene associato a eventi negativi. L’Ombrone è invece una risorsa ambientale e paesaggistica. È un luogo in cui fare attività fisica e trascorrere ore di sana ricreazione. È un modo di vivere la propria terra, cogliendone la sua natura e conoscendone alcune caratteristiche imprescindibili da valorizzare e rispettare”.
– Dal 2016 ad oggi sono stati circa 1500 gli studenti delle scuole di Grosseto che hanno partecipato a lezioni di approfondimento e ‘vissuto’ il fiume Ombrone percependone gli aspetti positivi e le criticità.
“L’Ombrone diventa sempre di più un elemento di identità per la popolazione grossetana – afferma Maurizio Zaccherotti, coordinatore regionale acquaviva Uisp e presidente Associazione Terramare – le molteplici attività di valorizzazione del fiume come quelle messe in campo da noi con il rafting, il kayak il sup, la pulizia dell’alveo e gli approfondimenti scolastici, stanno efficacemente riavvicinando le persone alla fruizione sostenibile del fiume. In sei anni di attività sportive e culturali, abbiamo fatto conoscere l’Ombrone a migliaia di persone perlopiù residenti della provincia di Grosseto a testimonianza che c’è curiosità e c’è voglia di conoscere e vivere l’avventura fiume. Il nostro obiettivo rimane quello di promuovere la costruzione del parco fluviale urbano, perché il fiume possa essere sempre più inserito nel contesto cittadino”.