Progetto Birba, i bambini diventano vigili per un giorno

8 Giugno 2023

Multe morali per chi lascia la propria auto in un parcheggio riservato ai disabili: questo l’obiettivo del progetto Birba (Bambini in ricerca di barriere architettoniche) promosso dalla Polizia municipale del Comune di Grosseto, con la collaborazione dell’Automobile club di Grosseto, della Consulta e del Garante comunale per la disabilità, delle sedi locali dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti e dell’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. Una battaglia contro gli incivili della sosta selvaggia, che non soltanto creano impedimenti al traffico veicolare, ma negano ai diversamente abili anche il diritto di spostarsi indipendentemente e con facilità.

Dallo scorso aprile, gli alunni delle scuole primarie di secondo grado aderenti al progetto di educazione stradale (le classi 5° della scuola di via Giotto e quattro classi della scuola di via Einaudi), hanno incontrato gli operatori di Polizia municipale e i rappresentati della associazioni coinvolte (Uici , Anmil, Amare Odv onlus) per delle lezioni di sensibilizzazione e formazione al rispetto delle regole della mobilità urbana. Non solo. Nel corso degli appuntamenti con gli agenti gli studenti hanno ideato e disegnato una multa virtuale che esprimesse, in modo pacifico e fantasioso, il rispetto per gli spazi comuni.

A conclusione dell’iniziativa, i “giovani poliziotti”, accompagnati dalle proprie insegnanti e affiancati dalla Municipale, hanno attraversato le vie principali del centro storico, rilevando tutti quei comportamenti scorretti che ostacolano la circolazione di persone diversamente abili e “multando” i trasgressori.

“Educare i bambini a essere cittadini consapevoli, insegnare loro le normative corrette nel rispetto degli altri e soprattutto dei più fragili – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Mobilità Riccardo Megale – aiuta a fare dei nostri ragazzi dei cittadini rispettosi.  L’Amministrazione è sensibile al tema e lo abbiamo dimostrato anche con la recente campagna di sensibilizzazione “Non fare la fava. Torna al tuo posto”. Le due iniziative hanno un obiettivo comune che vuole essere, appunto, quello di sollevare, nell’automobilista che occupa gli stalli a lui non dedicati, una vera e propria presa di coscienza. Farlo con i bambini è ancora più importante per aver dei cittadini migliori”.

A concludere la giornata è stata la consegna, alla sala Eden, di un attestato di partecipazione a tutte le classi. Gli studenti della classe 5D della scuola primaria di via Giotto sono stati premiati, inoltre, per aver disegnato il miglior “bollettario”, che riporta la frase: “Nel mondo tutti sono liberi di muoversi con facilità. Non ci devono essere ostacoli. Ai disabili manca la mobilità, agli altri la bontà”.

Soddisfatta anche la presidente della Consulta comunale, Valentina Corsetti, che sottolinea: “La mancanza di consapevolezza e comprensione da parte degli automobilisti e degli altri utenti della strada può comportare situazioni di pericolo per le persone con disabilità. L’educazione stradale, dall’infanzia, deve essere inclusiva, mirando a garantire che anche le persone con disabilità possano partecipare in modo sicuro al traffico stradale per prevenire situazioni di pericolo”.