Teatri di Grosseto: su il sipario sulla stagione 2022/2023

14 Settembre 2022

 

Nove appuntamenti serali, quattro matinée dedicate alle scuole. Due teatri: il Moderno e gli Industri. La stagione teatrale 2022-2023 dei Teatri di Grosseto, in scena al Moderno e agli Industri, propone prosa, musica, danza e spettacoli per i ragazzi.

Mercoledì 14 settembre, al Teatro degli Industri, l’Amministrazione comunale di Grosseto e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus hanno annunciato gli eventi della nuova stagione teatrale che prenderà il via martedì 22 novembre alle 21 (orario di inizio di tutti gli spettacoli), proprio sul palco degli Industri, con Silvio Orlando in “La vita davanti a sé”, tratto dal romanzo “La vie devant soi” di Romain Gary. Proprio con questo spettacolo, Orlando ha ottenuto il riconoscimento per il miglior monologo nell’ambito del premio “Le maschere del teatro italiano” 2022.

IL PROGRAMMA

Il debutto di martedì 22 novembre vedrà in scena uno spettacolo definito “un capolavoro”, una piece tra commozione e divertimento: sul palco del Teatro degli Industri ci sarà Silvio Orlando, con “La vita davanti a sé”, di cui è anche regista. Non mancheranno le risate e i colpi di scena con “Il marito invisibile”: agli Industri sabato 10 dicembre ci saranno Maria Amelia Monti e Marina Massironi, per le quali Edoardo Erba ha scritto un’esilarante commedia sulla scomparsa della vita relazionale. Venerdì 13 gennaio al Teatro Moderno sarà tempo di grande musica: Elio canterà e reciterà Enzo Jannacci in “Ci vuole orecchio”. Elena Sofia Ricci interpreterà un personaggio femminile al limite dell’abisso in “La dolce ala della giovinezza” di Tennessee Williams, in cartellone venerdì 20 gennaio al Teatro degli Industri. Un salto indietro nel tempo con “Le supplici” di Euripide: venerdì 3 febbraio agli Industri risuonerà forte e chiara la scrittura del 423 a.C., attuale anche nel terzo millennio. Al Teatro Moderno, martedì 7 febbraio, arriverà l’adattamento teatrale del film “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek con Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano e Simona Marchini, mentre al Teatro degli Industri, venerdì 17 febbraio, sarà tempo di danza con la performance del direttore artistico e coreografo Anthony Heinl “Blu infinito”. Claudio Bisio con “La mia vita raccontata male” salirà sul palco del Teatro Moderno giovedì 16 marzo: uno spettacolo tra romanzo di formazione, biografia divertita e pensosa, catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere. La chiusura della stagione teatrale sarà affidata a Mario Perrotta: domenica 26 (in orario serale) e lunedì 27 marzo (in matinée per le scuole) al Teatro degli Industri andrà in cena “S/Calvino – o della libertà”, il nuovo spettacolo diretto e interpretato da Perrotta per celebrare il centenario della nascita di Italo Calvino.

Oltre agli spettacoli serali, la stagione teatrale strizza l’occhio alle scuole con la rassegna “Sipario incantato”: martedì 31 gennaio, martedì 14 febbraio, martedì 7 marzo e martedì 21 marzo alle ore 9 e alle ore 11 andranno in scena agli Industri quattro spettacoli dedicati al nuovo pubblico dei Teatri di Grosseto (posto unico 5 euro).

E anche per questa stagione continua il progetto “IndustriLab”: tornano infatti i laboratori di movimento, teatro, musica e canto per i ragazzi dai 6 ai 12 anni e dai 13 ai 20 anni. Gli appuntamenti settimanali sono in programma da ottobre a giugno. I Teatri di Grosseto comunicheranno a breve le informazioni dettagliate sul progetto 2022/23.

GLI ABBONAMENTI E I BIGLIETTI

ABBONAMENTI

La vendita degli abbonamenti sarà alla biglietteria del Teatro degli Industri.

Da giovedì 15 settembre, telefonando al numero 334 1030779 (in orario di ufficio) o scrivendo a teatridigrosseto@gmail.com, sarà possibile prenotare un appuntamento per acquistare l’abbonamento alla stagione teatrale 2022/2023 (conferme e nuovi abbonati). Per la conferma dell’abbonamento è necessario esibire la tessera della stagione 2022.

LE DATE:

per la conferma dell’abbonamento (previo appuntamento): dal 26 settembre al 14 ottobre
per la conferma dell’abbonamento con cambio di poltrona (previo appuntamento): dal 17 ottobre al 3 novembre. Qualora non fossero disponibili posti di gradimento sarà possibile rinnovare l’abbonamento nel posto assegnato durante la scorsa stagione
per il nuovo abbonamento (previo appuntamento): dal 7 al 15 novembre.

BIGLIETTI

Acquisto on line: dal 19 novembre fino al giorno precedente ogni rappresentazione sarà possibile acquistarli sul sito https://comunegrosseto.ticka.it/

Per tutti gli spettacoli i biglietti disponibili sono in vendita anche la sera della rappresentazione al botteghino del teatro, dalle 19 alle 21.

Teatro degli Industri – Abbonamento a 6 spettacoli

Spettacoli: La vita davanti a sé – Il marito invisibile – La dolce ala della giovinezza – Le supplici – Blu infinito – s/Calvino – o della libertà

Platea e palchi centrali: intero 93 euro – ridotto 83 euro

Palchi laterali A: intero 83 euro – ridotto 72 euro

Palchi laterali B e loggione: posto unico 67 euro

Teatro Moderno – Abbonamento a 3 spettacoli

Spettacoli: Elio: ci vuole orecchio – Mine vaganti – La mia vita raccontata male

I settore di platea: intero 61 euro – ridotto 56 euro

II settore di platea e galleria: intero 56 euro – ridotto 48 euro

Abbonamento completo a 9 spettacoli

Spettacoli: La vita davanti a sé – Il marito invisibile – La dolce ala della giovinezza – Le supplici – Blu infinito – s/Calvino – o della libertà – Elio: ci vuole orecchio – Mine vaganti – La mia vita raccontata male

Teatro degli Industri

Platea e palchi centrali: intero 84 euro – ridotto 74 euro

Palchi laterali A: intero 74 euro – ridotto 65 euro

Palchi laterali B e loggione: posto unico 60 euro

Teatro Moderno

I settore di platea: intero 52 euro – ridotto 47 euro

II settore di platea e galleria: intero 42 euro – ridotto 38 euro

Speciale Giovani

Posto unico: 20 euro (riservato agli under 30 e agli studenti delle scuole medie/superiori)

3 spettacoli al Teatro degli Industri: Supplici, Blu infinito, S/Calvino o della libertà

1 spettacolo al Teatro Moderno: Elio: Ci vuole orecchio

Biglietti

Teatro degli Industri

Platea e palchi centrali: intero 18 euro – ridotto 16 euro

Palchi laterali A: intero 16 euro – ridotto 14 euro

Palchi laterali B e loggione: posto unico 13 euro

Teatro Moderno

I settore di platea: intero 22 euro – ridotto 20 euro

II settore di platea e galleria: intero 20 euro – ridotto 18 euro

Biglietto ridotto sugli spettacoli dell’abbonamento Speciale Giovani (riservato agli studenti delle scuole medie/superiori)

Teatro degli Industri: posto unico 10 euro

Teatro Moderno: posto unico 15 euro

Riduzioni speciali

Teatro degli Industri e Teatro Moderno: Biglietto posto unico 8 euro – Università della Toscana (riservato ai possessori della Carta studente della Toscana), Biblioteca Chelliana di Grosseto, Under 35 biglietto futuro, over 60, Il teatro per tutti–.

Carta del Docente e 18App

Il Comune di Grosseto e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus sono esercenti accreditati:  è possibile quindi utilizzare i voucher del Bonus docenti e 18app per l’acquisto dei biglietti degli spettacoli inseriti nella rassegna.

Modalità:

sia il 18enne che il docente devono registrarsi all’applicazione web del MiC (studenti: www.18app.it; docenti: cartadeldocente.istruzione.it)

deve essere generato e stampato il voucher per l’importo scelto, corrispondente al prezzo del titolo d’accesso che si intende acquistare

il cliente deve presentare alla biglietteria del teatro il voucher in formato cartaceo (il voucher è nominativo e non cedibile)

la biglietteria verificherà i dati del voucher, se corretto verrà validato e l’importo scalato dal bonus del cliente

Importante: per istruzioni del Ministero, il voucher deve corrispondere all’importo del singolo biglietto o abbonamento: in caso di diversi biglietti, devono essere presentati tanti voucher (stampati) quanti sono i ticket che si intende acquistare.

Riduzioni e agevolazioni

Over 60, Unicoop Tirreno (socio/socia e un componente del nucleo familiare), Conad (possessore tessera), Etruria società cooperativa (possessori carta club), Automobile club Grosseto (iscritto/iscritta), Associazione nazionale delle Università della Terza Età di Grosseto (iscritto/iscritta), Comitato di Grosseto della Società Dante Alighieri, iscritti Gus (Giornalisti ufficio stampa Toscana), Fita – Federazione italiana teatro amatori, personale militare degli enti e dei reparti della Provincia di Grosseto, soci della Fondazione Grosseto Cultura possessori della tessera base, plus o under 30.

Gli aventi diritto alle suddette riduzioni/agevolazioni al momento dell’acquisto del biglietto o dell’abbonamento dovranno presentare un documento di identità, o la tessera di iscrizione all’ente e/o all’associazione di appartenenza. Al momento dell’ingresso nella sala teatrale il personale del teatro potrà richiedere l’esibizione di un documento che attesti la validità della riduzione. Ove i dati non dovessero corrispondere alla categoria degli aventi diritto alla riduzione di prezzo, sarà inibito l’accesso alla sala teatrale e il possessore del biglietto sarà invitato a recarsi in biglietteria per la conversione a prezzo intero del medesimo.

Per ogni altra informazione inviare una mail all’indirizzo teatridigrosseto@gmail.com

Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.

Info e vendita biglietti al botteghino del teatro: 334 1030779

mail: teatridigrosseto@gmail.com

online: comunegrosseto.ticka.it

IL CARTELLONE

Teatro degli Industri

Martedì 22 novembre

Silvio Orlando

La vita davanti a sé”

tratto dal romanzo La Vie Devant soi di Romain Gary

traduzione Giovanni Bagliolo edizione Biblioteca Neri Pozza

riduzione e regia Silvio Orlando

direzione musicale Simone Campa

con Simone Campa chitarra battente, percussioni, Gianni Denitto clarinetto e sax, Maurizio Pala fisarmonica, Kaw Sissoko kora e djembe

scene Roberto Crea

disegno luci Valerio Peroni

costumi Piera Mura

organizzazione Maria Laura Rondanini

direttore di scena Luigi Flammia

fonico Gianrocco Bruno

amministrazione Teresa Rizzo

produzione Cardellino

Un autentico capolavoro “per tutti” dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema della convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi.

La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia.

Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma, affidandosi al teatro per raccontare la storia dei due protagonisti nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti.

Teatro degli Industri

Sabato 10 dicembre

Maria Amelia Monti, Marina Massironi

il marito invisibile”

scritto e diretto da Edoardo Erba

scene Luigi Ferrigno

musiche Massimiliano Gagliardi

costumi Nunzia Russo

luci Giuseppe D’alterio

video Davide Di Nardo, Leonardo Erba

produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo

Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: “mi sono sposata!”.

La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha una peculiare particolarità: è invisibile. Edoardo Erba scrive e dirige un’esilarante commedia sulla scomparsa della vita relazionale. Maria Amelia Monti e Marina Massironi, con la loro personalissima comicità, sono le protagoniste di uno spettacolo scottante e attuale.

Teatro Moderno

Venerdì 13 gennaio

Elio

Ci vuole orecchio”

Elio canta e recita Enzo Jannacci

regia e drammaturgia Giorgio Gallione

arrangiamenti musicali Paolo Silvestri

con Seby Burgio pianoforte, Martino Malacrida batteria, Pietro Martinelli basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri sassofono, Giulio Tullio trombone

light designer Aldo Mantovani

scenografie Lorenza Gioberti

costumi Elisabetta Menziani

produzione Agidi/Imarts

Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, Elio e cinque musicisti formano un’insolita e bizzarra carovana sonora.  A loro il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica, alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo o a Gadda. Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.

Teatro degli Industri

Venerdì 20 gennaio

Elena Sofia Ricci

La dolce ala della giovinezza”

di Tennessee Williams

regia Pier Luigi Pizzi

scene e costumi Pier Luigi Pizzi

con Gabriele Anagni

e con Chiara Degani, Flavio Francucci, Giogio Sales, Alberto Penna, Anastasia Doaga, Eros Pascale, Marco Fanizzi

musiche originali Stefano Mainetti

produzione Best Live/Fondazione Teatro della Toscana

Tennessee Williams, autore di La dolce ala della giovinezza, ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso. Elenia Sofia Ricci magistralmente interpreta Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina.

Teatro degli Industri

Venerdì 3 febbraio

LE SUPPLICI”

di Euripide

traduzione di Maddalena Giovannelli e Nicola Fogazzi

drammaturgia a cura di Gabriele Scotti

regia di Serena Sinigaglia

con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin

cori a cura di Francesca Della Monica

scene di Maria Spazzi

costumi e attrezzeria di Katarina Vukcevic

luci di Alessandro Verazzi musiche e sound design di Lorenzo Crippa

movimenti scenici e training fisico a cura di Alessio Maria Romano

assistente alla regia Virginia Zini

assistente alle luci Giuliano Almerighi

assistente al training Simone Tudda

produzione ATIR – Nidodiragno/CMC – Fondazione Teatro Due, Parma

con il sostegno di NEXT ed. 2021/2022 Progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo

in collaborazione con Cinema Teatro Agorà, Cernusco sul Naviglio

È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio. Il discorso tanto caro a Euripide, che parla di pacifismo e amore tra i popoli, di dolore e di pietà di queste madri che hanno perso i figli, di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con un sottile ragionamento politico, capace di rendere questa tragedia un unicum per l’antichità. La democrazia ateniese infatti contraddice i suoi stessi valori, è populismo che finge di affermare i sacri valori della libertà, si chiama democrazia ma assomiglia di più ad un’oligarchia. È la legge del più forte, anche se apparentemente garantisce spazio e parola a tutti.

Sette madri, sette attrici straordinarie che interpreteranno il coro delle supplici e saranno anche i diversi personaggi della tragedia. Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo.

Teatro Moderno

Martedì 7 febbraio

Francesco Pannofino Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano e Simona Marchini

MINE VAGANTI”

uno spettacolo di Ferzan Ozpetek

produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo/Fondazione Teatro della Toscana

Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi

capolavori cinematografici Mine Vaganti. Rimane la famiglia Cantone, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli. Tutto precipita quando uno dei due si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per aprirsi ai suoi cari e vivere nella verità.

Storie di persone, di scelte sessuali, di fatica ad adeguarsi ad un cambiamento sociale ormai irreversibile. Qui la parte del pater familias è emblematica, oltre che drammatica e ironica allo stesso tempo. Uno spettacolo dal ritmo continuo, che non si ferma, anche durante il cambio delle scene, una commedia dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce.

Teatro degli Industri

Venerdì 17 febbraio

BLU INFINITO”

direttore artistico e coreografo Anthony Heinl

co-direttore e assistente coreografo Nadessja Casavecchia

performers Antonella Abbate, Leonardo Tanfani, Carlotta Stassi, Matteo Crisafulli, Giulia Pino, Giovanni Santoro, Nadessja Casavecchia

light designer e direttore tecnico Adriano Pisi

costumi Piero Ragni

laser effects Simone Sparky

produzione eVolution dance theater

Il blu infinito è l’origine di ogni metamorfosi, muta di forma e densità, avvolge le sue misteriose creature in un sensuale e travolgente abbraccio. eVolution dance theater è pronto ancora una volta a trasportarvi in un mondo in cui non esistono limiti all’immaginazione. La fusione perfetta di discipline diverse crea uno spettacolo dall’indimenticabile impatto visivo. Giochi di laser e specchi, riflessi, rifrazioni, schermi chimici che reagiscono e catturano la luce, creano mondi in cui le ombre dei danzatori si muovono e comunicano. L’Illuminazione futuristica contrasta l’oscurità che avvolge i performer; in un blu misterioso fluttuano luminescenti creature. Illusioni ottiche, effetti speciali, ombre colorate, performance antigravitazionali, strutture telescopiche e l’incredibile tecnologia del Light Wall, uno schermo interattivo sviluppato dal coreografo, che è da sempre alla ricerca del perfetto connubio tra arte, scienza e tecnologia.

Teatro Moderno

giovedì 16 marzo

Claudio Bisio

LA MIA VITA RACCONTATA MALE”

testi Francesco Piccolo

regia Giorgio Gallione

con i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino

musiche Paolo Silvestri

scene e costumi Guido Fiorato

luci Aldo Mantovani

produzione Teatro Nazionale Genova

Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, La mia vita raccontata male ci segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali.

Attingendo dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, la messa in scena si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e giocosamente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Uno spettacolo montato in un continuo perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, che racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. «Perché quello che ho capito – dice Piccolo – è che alla fine ognuno di noi è fatto di un equilibrio finissimo di tutte le cose, belle o brutte; e ho imparato che, come i bastoncini dello shanghai – se tirassi via la cosa che meno mi piace della vita, se ne verrebbe via per sempre anche quella che mi piace di più».

Teatro degli Industri

Domenica 26 marzo, orario serale

Lunedì 27 marzo, in matinée per le scuole medie inferiori III classi e scuole medie superiori

S/CALVINO – o della libertà

diretto e interpretato da Mario Perrotta

produzione Permàr

In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino

È il momento di riparlare di libertà, di riflettere su quel passaggio delicato e fondamentale in cui la “mia” libertà diventa la “nostra” libertà, per provare a rintracciare un nuovo significato condiviso che ci riposizioni, tutti, uno accanto all’altro e non più uno di fronte all’altro o, ancor peggio, uno contro l’altro. Per farlo Mario Perrotta prende ispirazione dalla trilogia I nostri antenati; nella quale lo stesso Calvino nella prefazione scrive: “una trilogia sul come realizzarsi esseri umani, tre gradi di approccio alla libertà”. Ed è tutto lì, in quella frase, in quei capolavori letti prima con lo stupore giovanile e poi con il disincanto dell’adulto, è tutto in quell’anelito di libertà.

LA RASSEGNA SIPARIO INCANTATO

Teatro degli Industri

Posto unico 5 euro

Martedì 31 gennaio, ore 9 e ore 11

BRICIOLE DI FELICITÀ”

di Anna Maini

ispirato a Il Venditore di felicità di Davide Calì e Marco Somà, Kite Edizioni

regia ArteVOX Teatro

consulenza artistica David Faraco

con Alessia Candido e Matteo Piovani

pupazzi Marco Lucci, Laborincolo

illustrazioni Rossana Maggi

video design e scene Maria Elena Fusacchia

musiche originali Gipo Gurrado

direttrice di produzione Marta Galli

segreteria di produzione Isabella Procaccini

tecnica utilizzata pupazzi

età consigliata dai 3 anni

produzione Fondazione Sipario Toscana

Non lontano da qui esiste un luogo di case sospese…

Il giorno nasce portando via gli ultimi sogni e le dita rosa dell’aurora sfiorano i tetti e bagnano le piccole dimore. Ognuna di esse ha un proprietario, molto solo e triste, intento alla cura delle proprie cose… Lo spettacolo racconta la storia degli abitanti di questo villaggio, fatto di casette sospese. Ciascuna di esse rappresenta un micromondo abitato da strani personaggi, accomunati tutti dall’essere soli, isolati, distanti l’uno dall’altro e inevitabilmente tristi. Un giorno, arriva il venditore di felicità che la vende in barattoli. Gli abitanti li comprano ma al momento di aprirli scoprono che sono vuoti. Chi avrà rubato loro la felicità? Nel villaggio c’è un altro essere, si chiama Ohibò, e lui è ancora più strano degli altri, è diverso dagli altri, lui è felice. Probabilmente ha rubato lui la loro felicità. Inizia così un’avventura alla ricerca della felicità che porterà gli abitanti del villaggio a uscire dalle loro case, a relazionarsi tra loro, a parlarsi e infine a conoscersi davvero. Quando scopriranno il segreto di Ohibò si accorgeranno di aver scoperto il segreto della felicità.

Martedì 14 febbraio, ore 9 e ore 11

GAME OVER”

uno spettacolo di inQuanto teatro

con Michela Lusa, Teresa Tanini, Stefano Maria Iagulli

testo Andrea Falcone, Matilde Piran

disegno luci e tecnica Monica Bosso

illustrazioni Marta Baroni

costumi Floor Robert

in collaborazione con Undici Firenze

regia Giacomo Bogani

col sostegno di Straligut Teatro, Comune di Firenze

in collaborazione con Teatro di Rifredi di Firenze, Le Murate PAC – Progetti Arte Contemporanea

età consigliata dai 6 anni

produzione La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale di Vicenza

Game over” è uno spettacolo per bambini sulla paura di affrontare la fine delle cose (grandi e piccole) e sulla difficoltà di finire quello che stiamo facendo (i compiti e i giochi, le partite a carte o a pallone, le serie tv che ci piacciono, i libri e le conversazioni). Mette in scena un personaggio teneramente spaventato da ogni conclusione, e della sua avventura in un luogo fiabesco e moderno insieme: la Fabbrica delle Fini. Nelle sue vaste e misteriose stanze si producono tutte le conclusioni che ogni giorno vengono consumate nel mondo. La presidentessa, la Signorina Effe, dirige in modo inflessibile i suoi dipendenti, cercando sempre nuovi modi per aumentare la produzione, e il consumo, di fini grandi e piccole. E quando Alice (è questo il nome della nostra protagonista) inizia a muovere i primi passi in questa fabbrica, due diverse visioni della vita iniziano a scontrarsi. Chi vuole finire tutto e chi non vuole finire nulla, chi ha bisogno di definire, chiudere, archiviare, e chi vuole lasciare tutte le porte aperte. Tra lieti  fine e finali a effetto, ultime parole famose e titoli di coda, coperchi, tappi di dentifricio e francobolli, va in scena l’ambivalenza e la fragilità di ognuno di noi, bambini e adulti, di fronte a quel mistero che è la fine.

Martedì 7 marzo, ore 9 e ore 11

CIPÌ

dedicato a tutti i maestri

con Giorgio Scaramuzzino

e con Amalia Ruocco, Gianluca Gabriele

drammaturgia Giorgio Scaramuzzino e Luana Gramegna

regia Luana Gramegna

scene, luci, costumi, ombre e pupazzi Francesco Givone

progetto sonoro e musiche originali Stefano Ciardi

voci bambini Pluriclasse (III, IV, e V) della scuola E. Toti,

Istituto comprensivo R. Casini di Scandicci (FI)

collaborazione artistica per scene, ombre e pupazzi Gisella Butera e Gianluca Gabriele

project manager Enrica Zampetti

con il sostegno di MIC, Regione Toscana e Regione Emilia Romagna

e il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Giallo Mare Minimal Teatro

residenze artistiche presso Spazio K (Prato), GialloMare Minimal Teatro (Empoli),

Teatro Fonderia Leopolda (Follonica), Teatro Testori (Forlì)

con il patrocinio del Comitato per i festeggiamenti dei 100 anni Mario Lodi 1922-2022  

Tecnica utilizzata Teatro d’attore, di narrazione e di figura

Età consigliata tout pubblic dai 5 anni

produzione Teatro Evento e Zaches Teatro

Nel 2022, anno del centenario di Mario Lodi, ricorrono anche i 50 anni dall’uscita di Cipì, forse il libro più conosciuto e letto del maestro di Vho. In questa occasione Teatro Evento e Zaches Teatro si sono “incontrati” per dare vita ad un progetto che unisce il teatro di narrazione con il teatro performativo e di figura. Luana Gramegna e Giorgio Scaramuzzino firmano una nuova lettura di un classico, con un allestimento teatrale che farà affiorare temi e colori nascosti tra le pieghe di una delle storie più amate da tante diverse generazioni. L’opera viene affrontata attraverso il rapporto speciale che Mario Lodi aveva con i suoi alunni. E così nasce la figura del narratore protagonista dello spettacolo: un maestro ormai vecchio che ritorna tra i banchi di scuola, dove lui stesso sedeva per affiancare i bambini nel loro percorso. Ci si trova così nello squarcio di una classe, polverosa poiché appartenente al passato, da cui inizia ad affiorare il ricordo della creazione del romanzo. Man mano che il mondo di Cipì prende vita, invade sempre più lo spazio reale trasformandolo di volta in volta nelle avventure dell’uccellino. Una grande lavagna diviene finestra da dove gli alunni, insieme al loro maestro, hanno osservato il mondo fuori, restituendolo attraverso il loro sguardo “rivelatore”.

Martedì 21 marzo, ore 9 e ore 11

LA CIAMBELLA ADDORMENTATA NEL FORNO”

scritto e diretto da Lorenzo Bachini,

con Eleonora Angioletti e Cinzia Corazzesi

i pupazzi sono dell’artista casentinese Roberta Socci.

Età consigliata tout pubblic dai 4 anni

produzione NATA Teatro

Raccontare una storia è un po’ come cucinare: ci vogliono fantasia e passione, esperienza e creatività; ma soprattutto, ci vogliono gli “ingredienti” giusti: cose sane e genuine, perché le storie, come il cibo, sono un alimento essenziale della nostra vita. “La Ciambella Addormentata…nel forno” narra l’avventura di due “pâtissiers” alle prese con una ricetta molto speciale. Un giorno i due pasticceri, mentre sono al lavoro nel proprio laboratorio, ricevono un ordine molto particolare: il Conte De Abat Jour festeggia il suo compleanno e i due cuochi dovranno creare una torta unica, qualcosa che possa accontentare i difficili gusti del Conte e dei suoi invitati. Per preparare un dolce “da favola”, il duo dovrà utilizzare tutta la sua fantasia e metterci dentro qualcosa che lo renda veramente originale! È così che i due personaggi, con l’ausilio di ingredienti e utensili da cucina, prepareranno il proprio dolce, immaginandone e raccontandone la storia ispirata alla fiaba classica de “La Bella Addormentata”, parte di quei racconti che le nonne ci leggevano da bambini, quando preparavano per noi dolci e biscotti fatti con amore, per nutrirci e accompagnarci nella nostra crescita.