Nove appuntamenti serali, quattro matinée dedicate alle scuole. Due teatri: il Moderno e gli Industri. La stagione teatrale 2022-2023 dei Teatri di Grosseto, in scena al Moderno e agli Industri, propone prosa, musica, danza e spettacoli per i ragazzi.
Mercoledì 14 settembre, al Teatro degli Industri, l’Amministrazione comunale di Grosseto e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus hanno annunciato gli eventi della nuova stagione teatrale che prenderà il via martedì 22 novembre alle 21 (orario di inizio di tutti gli spettacoli), proprio sul palco degli Industri, con Silvio Orlando in “La vita davanti a sé”, tratto dal romanzo “La vie devant soi” di Romain Gary. Proprio con questo spettacolo, Orlando ha ottenuto il riconoscimento per il miglior monologo nell’ambito del premio “Le maschere del teatro italiano” 2022.
IL PROGRAMMA
Il debutto di martedì 22 novembre vedrà in scena uno spettacolo definito “un capolavoro”, una piece tra commozione e divertimento: sul palco del Teatro degli Industri ci sarà Silvio Orlando, con “La vita davanti a sé”, di cui è anche regista. Non mancheranno le risate e i colpi di scena con “Il marito invisibile”: agli Industri sabato 10 dicembre ci saranno Maria Amelia Monti e Marina Massironi, per le quali Edoardo Erba ha scritto un’esilarante commedia sulla scomparsa della vita relazionale. Venerdì 13 gennaio al Teatro Moderno sarà tempo di grande musica: Elio canterà e reciterà Enzo Jannacci in “Ci vuole orecchio”. Elena Sofia Ricci interpreterà un personaggio femminile al limite dell’abisso in “La dolce ala della giovinezza” di Tennessee Williams, in cartellone venerdì 20 gennaio al Teatro degli Industri. Un salto indietro nel tempo con “Le supplici” di Euripide: venerdì 3 febbraio agli Industri risuonerà forte e chiara la scrittura del 423 a.C., attuale anche nel terzo millennio. Al Teatro Moderno, martedì 7 febbraio, arriverà l’adattamento teatrale del film “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek con Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano e Simona Marchini, mentre al Teatro degli Industri, venerdì 17 febbraio, sarà tempo di danza con la performance del direttore artistico e coreografo Anthony Heinl “Blu infinito”. Claudio Bisio con “La mia vita raccontata male” salirà sul palco del Teatro Moderno giovedì 16 marzo: uno spettacolo tra romanzo di formazione, biografia divertita e pensosa, catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere. La chiusura della stagione teatrale sarà affidata a Mario Perrotta: domenica 26 (in orario serale) e lunedì 27 marzo (in matinée per le scuole) al Teatro degli Industri andrà in cena “S/Calvino – o della libertà”, il nuovo spettacolo diretto e interpretato da Perrotta per celebrare il centenario della nascita di Italo Calvino.
Oltre agli spettacoli serali, la stagione teatrale strizza l’occhio alle scuole con la rassegna “Sipario incantato”: martedì 31 gennaio, martedì 14 febbraio, martedì 7 marzo e martedì 21 marzo alle ore 9 e alle ore 11 andranno in scena agli Industri quattro spettacoli dedicati al nuovo pubblico dei Teatri di Grosseto (posto unico 5 euro).
E anche per questa stagione continua il progetto “IndustriLab”: tornano infatti i laboratori di movimento, teatro, musica e canto per i ragazzi dai 6 ai 12 anni e dai 13 ai 20 anni. Gli appuntamenti settimanali sono in programma da ottobre a giugno. I Teatri di Grosseto comunicheranno a breve le informazioni dettagliate sul progetto 2022/23.
GLI ABBONAMENTI E I BIGLIETTI
ABBONAMENTI
La vendita degli abbonamenti sarà alla biglietteria del Teatro degli Industri.
Da giovedì 15 settembre, telefonando al numero 334 1030779 (in orario di ufficio) o scrivendo a teatridigrosseto@gmail.com, sarà possibile prenotare un appuntamento per acquistare l’abbonamento alla stagione teatrale 2022/2023 (conferme e nuovi abbonati). Per la conferma dell’abbonamento è necessario esibire la tessera della stagione 2022.
LE DATE:
BIGLIETTI
Acquisto on line: dal 19 novembre fino al giorno precedente ogni rappresentazione sarà possibile acquistarli sul sito https://comunegrosseto.ticka.it/
Per tutti gli spettacoli i biglietti disponibili sono in vendita anche la sera della rappresentazione al botteghino del teatro, dalle 19 alle 21.
Teatro degli Industri – Abbonamento a 6 spettacoli
Spettacoli: La vita davanti a sé – Il marito invisibile – La dolce ala della giovinezza – Le supplici – Blu infinito – s/Calvino – o della libertà
Platea e palchi centrali: intero 93 euro – ridotto 83 euro
Palchi laterali A: intero 83 euro – ridotto 72 euro
Palchi laterali B e loggione: posto unico 67 euro
Teatro Moderno – Abbonamento a 3 spettacoli
Spettacoli: Elio: ci vuole orecchio – Mine vaganti – La mia vita raccontata male
I settore di platea: intero 61 euro – ridotto 56 euro
II settore di platea e galleria: intero 56 euro – ridotto 48 euro
Abbonamento completo a 9 spettacoli
Spettacoli: La vita davanti a sé – Il marito invisibile – La dolce ala della giovinezza – Le supplici – Blu infinito – s/Calvino – o della libertà – Elio: ci vuole orecchio – Mine vaganti – La mia vita raccontata male
Teatro degli Industri
Platea e palchi centrali: intero 84 euro – ridotto 74 euro
Palchi laterali A: intero 74 euro – ridotto 65 euro
Palchi laterali B e loggione: posto unico 60 euro
Teatro Moderno
I settore di platea: intero 52 euro – ridotto 47 euro
II settore di platea e galleria: intero 42 euro – ridotto 38 euro
Speciale Giovani
Posto unico: 20 euro (riservato agli under 30 e agli studenti delle scuole medie/superiori)
3 spettacoli al Teatro degli Industri: Supplici, Blu infinito, S/Calvino o della libertà
1 spettacolo al Teatro Moderno: Elio: Ci vuole orecchio
Biglietti
Teatro degli Industri
Platea e palchi centrali: intero 18 euro – ridotto 16 euro
Palchi laterali A: intero 16 euro – ridotto 14 euro
Palchi laterali B e loggione: posto unico 13 euro
Teatro Moderno
I settore di platea: intero 22 euro – ridotto 20 euro
II settore di platea e galleria: intero 20 euro – ridotto 18 euro
Biglietto ridotto sugli spettacoli dell’abbonamento Speciale Giovani (riservato agli studenti delle scuole medie/superiori)
Teatro degli Industri: posto unico 10 euro
Teatro Moderno: posto unico 15 euro
Riduzioni speciali
Teatro degli Industri e Teatro Moderno: Biglietto posto unico 8 euro – Università della Toscana (riservato ai possessori della Carta studente della Toscana), Biblioteca Chelliana di Grosseto, Under 35 biglietto futuro, over 60, Il teatro per tutti–.
Carta del Docente e 18App
Il Comune di Grosseto e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus sono esercenti accreditati: è possibile quindi utilizzare i voucher del Bonus docenti e 18app per l’acquisto dei biglietti degli spettacoli inseriti nella rassegna.
Modalità:
• sia il 18enne che il docente devono registrarsi all’applicazione web del MiC (studenti: www.18app.it; docenti: cartadeldocente.istruzione.it)
• deve essere generato e stampato il voucher per l’importo scelto, corrispondente al prezzo del titolo d’accesso che si intende acquistare
• il cliente deve presentare alla biglietteria del teatro il voucher in formato cartaceo (il voucher è nominativo e non cedibile)
• la biglietteria verificherà i dati del voucher, se corretto verrà validato e l’importo scalato dal bonus del cliente
Importante: per istruzioni del Ministero, il voucher deve corrispondere all’importo del singolo biglietto o abbonamento: in caso di diversi biglietti, devono essere presentati tanti voucher (stampati) quanti sono i ticket che si intende acquistare.
Riduzioni e agevolazioni
Over 60, Unicoop Tirreno (socio/socia e un componente del nucleo familiare), Conad (possessore tessera), Etruria società cooperativa (possessori carta club), Automobile club Grosseto (iscritto/iscritta), Associazione nazionale delle Università della Terza Età di Grosseto (iscritto/iscritta), Comitato di Grosseto della Società Dante Alighieri, iscritti Gus (Giornalisti ufficio stampa Toscana), Fita – Federazione italiana teatro amatori, personale militare degli enti e dei reparti della Provincia di Grosseto, soci della Fondazione Grosseto Cultura possessori della tessera base, plus o under 30.
Gli aventi diritto alle suddette riduzioni/agevolazioni al momento dell’acquisto del biglietto o dell’abbonamento dovranno presentare un documento di identità, o la tessera di iscrizione all’ente e/o all’associazione di appartenenza. Al momento dell’ingresso nella sala teatrale il personale del teatro potrà richiedere l’esibizione di un documento che attesti la validità della riduzione. Ove i dati non dovessero corrispondere alla categoria degli aventi diritto alla riduzione di prezzo, sarà inibito l’accesso alla sala teatrale e il possessore del biglietto sarà invitato a recarsi in biglietteria per la conversione a prezzo intero del medesimo.
Per ogni altra informazione inviare una mail all’indirizzo teatridigrosseto@gmail.com
Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.
Info e vendita biglietti al botteghino del teatro: 334 1030779
mail: teatridigrosseto@gmail.com
online: comunegrosseto.ticka.it
IL CARTELLONE
Teatro degli Industri
Martedì 22 novembre
Silvio Orlando
“La vita davanti a sé”
tratto dal romanzo La Vie Devant soi di Romain Gary
traduzione Giovanni Bagliolo edizione Biblioteca Neri Pozza
riduzione e regia Silvio Orlando
direzione musicale Simone Campa
con Simone Campa chitarra battente, percussioni, Gianni Denitto clarinetto e sax, Maurizio Pala fisarmonica, Kaw Sissoko kora e djembe
scene Roberto Crea
disegno luci Valerio Peroni
costumi Piera Mura
organizzazione Maria Laura Rondanini
direttore di scena Luigi Flammia
fonico Gianrocco Bruno
amministrazione Teresa Rizzo
produzione Cardellino
Un autentico capolavoro “per tutti” dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema della convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi.
La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia.
Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma, affidandosi al teatro per raccontare la storia dei due protagonisti nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti.
Teatro degli Industri
Sabato 10 dicembre
Maria Amelia Monti, Marina Massironi
“il marito invisibile”
scritto e diretto da Edoardo Erba
scene Luigi Ferrigno
musiche Massimiliano Gagliardi
costumi Nunzia Russo
luci Giuseppe D’alterio
video Davide Di Nardo, Leonardo Erba
produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo
Una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: “mi sono sposata!”.
La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha una peculiare particolarità: è invisibile. Edoardo Erba scrive e dirige un’esilarante commedia sulla scomparsa della vita relazionale. Maria Amelia Monti e Marina Massironi, con la loro personalissima comicità, sono le protagoniste di uno spettacolo scottante e attuale.
Teatro Moderno
Venerdì 13 gennaio
Elio
“Ci vuole orecchio”
Elio canta e recita Enzo Jannacci
regia e drammaturgia Giorgio Gallione
arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
con Seby Burgio pianoforte, Martino Malacrida batteria, Pietro Martinelli basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri sassofono, Giulio Tullio trombone
light designer Aldo Mantovani
scenografie Lorenza Gioberti
costumi Elisabetta Menziani
produzione Agidi/Imarts
Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, Elio e cinque musicisti formano un’insolita e bizzarra carovana sonora. A loro il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica, alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo o a Gadda. Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.
Teatro degli Industri
Venerdì 20 gennaio
Elena Sofia Ricci
“La dolce ala della giovinezza”
di Tennessee Williams
regia Pier Luigi Pizzi
scene e costumi Pier Luigi Pizzi
con Gabriele Anagni
e con Chiara Degani, Flavio Francucci, Giogio Sales, Alberto Penna, Anastasia Doaga, Eros Pascale, Marco Fanizzi
musiche originali Stefano Mainetti
produzione Best Live/Fondazione Teatro della Toscana
Tennessee Williams, autore di La dolce ala della giovinezza, ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso. Elenia Sofia Ricci magistralmente interpreta Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina.
Teatro degli Industri
Venerdì 3 febbraio
“LE SUPPLICI”
di Euripide
traduzione di Maddalena Giovannelli e Nicola Fogazzi
drammaturgia a cura di Gabriele Scotti
regia di Serena Sinigaglia
con Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan, Debora Zuin
cori a cura di Francesca Della Monica
scene di Maria Spazzi
costumi e attrezzeria di Katarina Vukcevic
luci di Alessandro Verazzi musiche e sound design di Lorenzo Crippa
movimenti scenici e training fisico a cura di Alessio Maria Romano
assistente alla regia Virginia Zini
assistente alle luci Giuliano Almerighi
assistente al training Simone Tudda
produzione ATIR – Nidodiragno/CMC – Fondazione Teatro Due, Parma
con il sostegno di NEXT ed. 2021/2022 Progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo
in collaborazione con Cinema Teatro Agorà, Cernusco sul Naviglio
È incredibile quanto una scrittura che risale al 423 a.C. risuoni chiara e forte alle orecchie di un cittadino del terzo millennio. Il discorso tanto caro a Euripide, che parla di pacifismo e amore tra i popoli, di dolore e di pietà di queste madri che hanno perso i figli, di un intero paese che ha perso i propri eroi, si intreccia con un sottile ragionamento politico, capace di rendere questa tragedia un unicum per l’antichità. La democrazia ateniese infatti contraddice i suoi stessi valori, è populismo che finge di affermare i sacri valori della libertà, si chiama democrazia ma assomiglia di più ad un’oligarchia. È la legge del più forte, anche se apparentemente garantisce spazio e parola a tutti.
Sette madri, sette attrici straordinarie che interpreteranno il coro delle supplici e saranno anche i diversi personaggi della tragedia. Un rito funebre che si trasforma in un rito di memoria attiva, un andare a scandagliare le ragioni politiche che hanno portato alla morte i figli e più in generale alla distruzione dei valori dell’umanesimo.
Teatro Moderno
Martedì 7 febbraio
Francesco Pannofino Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano e Simona Marchini
“MINE VAGANTI”
uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo/Fondazione Teatro della Toscana
Ferzan Ozpetek firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi
capolavori cinematografici Mine Vaganti. Rimane la famiglia Cantone, con le sue radicate tradizioni culturali alto borghesi e un padre desideroso di lasciare in eredità la direzione dell’azienda ai due figli. Tutto precipita quando uno dei due si dichiara omosessuale, battendo sul tempo il minore tornato da Roma proprio per aprirsi ai suoi cari e vivere nella verità.
Storie di persone, di scelte sessuali, di fatica ad adeguarsi ad un cambiamento sociale ormai irreversibile. Qui la parte del pater familias è emblematica, oltre che drammatica e ironica allo stesso tempo. Uno spettacolo dal ritmo continuo, che non si ferma, anche durante il cambio delle scene, una commedia dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce.
Teatro degli Industri
Venerdì 17 febbraio
“BLU INFINITO”
direttore artistico e coreografo Anthony Heinl
co-direttore e assistente coreografo Nadessja Casavecchia
performers Antonella Abbate, Leonardo Tanfani, Carlotta Stassi, Matteo Crisafulli, Giulia Pino, Giovanni Santoro, Nadessja Casavecchia
light designer e direttore tecnico Adriano Pisi
costumi Piero Ragni
laser effects Simone Sparky
produzione eVolution dance theater
Il blu infinito è l’origine di ogni metamorfosi, muta di forma e densità, avvolge le sue misteriose creature in un sensuale e travolgente abbraccio. eVolution dance theater è pronto ancora una volta a trasportarvi in un mondo in cui non esistono limiti all’immaginazione. La fusione perfetta di discipline diverse crea uno spettacolo dall’indimenticabile impatto visivo. Giochi di laser e specchi, riflessi, rifrazioni, schermi chimici che reagiscono e catturano la luce, creano mondi in cui le ombre dei danzatori si muovono e comunicano. L’Illuminazione futuristica contrasta l’oscurità che avvolge i performer; in un blu misterioso fluttuano luminescenti creature. Illusioni ottiche, effetti speciali, ombre colorate, performance antigravitazionali, strutture telescopiche e l’incredibile tecnologia del Light Wall, uno schermo interattivo sviluppato dal coreografo, che è da sempre alla ricerca del perfetto connubio tra arte, scienza e tecnologia.
Teatro Moderno
giovedì 16 marzo
Claudio Bisio
“LA MIA VITA RACCONTATA MALE”
testi Francesco Piccolo
regia Giorgio Gallione
con i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino
musiche Paolo Silvestri
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
produzione Teatro Nazionale Genova
Un po’ romanzo di formazione, un po’ biografia divertita e pensosa, un po’ catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, La mia vita raccontata male ci segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali.
Attingendo dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, la messa in scena si dipana in una eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e giocosamente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Uno spettacolo montato in un continuo perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, che racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. «Perché quello che ho capito – dice Piccolo – è che alla fine ognuno di noi è fatto di un equilibrio finissimo di tutte le cose, belle o brutte; e ho imparato che, come i bastoncini dello shanghai – se tirassi via la cosa che meno mi piace della vita, se ne verrebbe via per sempre anche quella che mi piace di più».
Teatro degli Industri
Domenica 26 marzo, orario serale
Lunedì 27 marzo, in matinée per le scuole medie inferiori III classi e scuole medie superiori
S/CALVINO – o della libertà
diretto e interpretato da Mario Perrotta
produzione Permàr
In occasione del centenario della nascita di Italo Calvino
È il momento di riparlare di libertà, di riflettere su quel passaggio delicato e fondamentale in cui la “mia” libertà diventa la “nostra” libertà, per provare a rintracciare un nuovo significato condiviso che ci riposizioni, tutti, uno accanto all’altro e non più uno di fronte all’altro o, ancor peggio, uno contro l’altro. Per farlo Mario Perrotta prende ispirazione dalla trilogia I nostri antenati; nella quale lo stesso Calvino nella prefazione scrive: “una trilogia sul come realizzarsi esseri umani, tre gradi di approccio alla libertà”. Ed è tutto lì, in quella frase, in quei capolavori letti prima con lo stupore giovanile e poi con il disincanto dell’adulto, è tutto in quell’anelito di libertà.
LA RASSEGNA SIPARIO INCANTATO
Teatro degli Industri
Posto unico 5 euro
Martedì 31 gennaio, ore 9 e ore 11
“BRICIOLE DI FELICITÀ”
di Anna Maini
ispirato a Il Venditore di felicità di Davide Calì e Marco Somà, Kite Edizioni
regia ArteVOX Teatro
consulenza artistica David Faraco
con Alessia Candido e Matteo Piovani
pupazzi Marco Lucci, Laborincolo
illustrazioni Rossana Maggi
video design e scene Maria Elena Fusacchia
musiche originali Gipo Gurrado
direttrice di produzione Marta Galli
segreteria di produzione Isabella Procaccini
tecnica utilizzata pupazzi
età consigliata dai 3 anni
produzione Fondazione Sipario Toscana
Non lontano da qui esiste un luogo di case sospese…
Il giorno nasce portando via gli ultimi sogni e le dita rosa dell’aurora sfiorano i tetti e bagnano le piccole dimore. Ognuna di esse ha un proprietario, molto solo e triste, intento alla cura delle proprie cose… Lo spettacolo racconta la storia degli abitanti di questo villaggio, fatto di casette sospese. Ciascuna di esse rappresenta un micromondo abitato da strani personaggi, accomunati tutti dall’essere soli, isolati, distanti l’uno dall’altro e inevitabilmente tristi. Un giorno, arriva il venditore di felicità che la vende in barattoli. Gli abitanti li comprano ma al momento di aprirli scoprono che sono vuoti. Chi avrà rubato loro la felicità? Nel villaggio c’è un altro essere, si chiama Ohibò, e lui è ancora più strano degli altri, è diverso dagli altri, lui è felice. Probabilmente ha rubato lui la loro felicità. Inizia così un’avventura alla ricerca della felicità che porterà gli abitanti del villaggio a uscire dalle loro case, a relazionarsi tra loro, a parlarsi e infine a conoscersi davvero. Quando scopriranno il segreto di Ohibò si accorgeranno di aver scoperto il segreto della felicità.
Martedì 14 febbraio, ore 9 e ore 11
“GAME OVER”
uno spettacolo di inQuanto teatro
con Michela Lusa, Teresa Tanini, Stefano Maria Iagulli
testo Andrea Falcone, Matilde Piran
disegno luci e tecnica Monica Bosso
illustrazioni Marta Baroni
costumi Floor Robert
in collaborazione con Undici Firenze
regia Giacomo Bogani
col sostegno di Straligut Teatro, Comune di Firenze
in collaborazione con Teatro di Rifredi di Firenze, Le Murate PAC – Progetti Arte Contemporanea
età consigliata dai 6 anni
produzione La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale di Vicenza
“Game over” è uno spettacolo per bambini sulla paura di affrontare la fine delle cose (grandi e piccole) e sulla difficoltà di finire quello che stiamo facendo (i compiti e i giochi, le partite a carte o a pallone, le serie tv che ci piacciono, i libri e le conversazioni). Mette in scena un personaggio teneramente spaventato da ogni conclusione, e della sua avventura in un luogo fiabesco e moderno insieme: la Fabbrica delle Fini. Nelle sue vaste e misteriose stanze si producono tutte le conclusioni che ogni giorno vengono consumate nel mondo. La presidentessa, la Signorina Effe, dirige in modo inflessibile i suoi dipendenti, cercando sempre nuovi modi per aumentare la produzione, e il consumo, di fini grandi e piccole. E quando Alice (è questo il nome della nostra protagonista) inizia a muovere i primi passi in questa fabbrica, due diverse visioni della vita iniziano a scontrarsi. Chi vuole finire tutto e chi non vuole finire nulla, chi ha bisogno di definire, chiudere, archiviare, e chi vuole lasciare tutte le porte aperte. Tra lieti fine e finali a effetto, ultime parole famose e titoli di coda, coperchi, tappi di dentifricio e francobolli, va in scena l’ambivalenza e la fragilità di ognuno di noi, bambini e adulti, di fronte a quel mistero che è la fine.
Martedì 7 marzo, ore 9 e ore 11
CIPÌ
dedicato a tutti i maestri
con Giorgio Scaramuzzino
e con Amalia Ruocco, Gianluca Gabriele
drammaturgia Giorgio Scaramuzzino e Luana Gramegna
regia Luana Gramegna
scene, luci, costumi, ombre e pupazzi Francesco Givone
progetto sonoro e musiche originali Stefano Ciardi
voci bambini Pluriclasse (III, IV, e V) della scuola E. Toti,
Istituto comprensivo R. Casini di Scandicci (FI)
collaborazione artistica per scene, ombre e pupazzi Gisella Butera e Gianluca Gabriele
project manager Enrica Zampetti
con il sostegno di MIC, Regione Toscana e Regione Emilia Romagna
e il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Giallo Mare Minimal Teatro
residenze artistiche presso Spazio K (Prato), GialloMare Minimal Teatro (Empoli),
Teatro Fonderia Leopolda (Follonica), Teatro Testori (Forlì)
con il patrocinio del Comitato per i festeggiamenti dei 100 anni Mario Lodi 1922-2022
Tecnica utilizzata Teatro d’attore, di narrazione e di figura
Età consigliata tout pubblic dai 5 anni
produzione Teatro Evento e Zaches Teatro
Nel 2022, anno del centenario di Mario Lodi, ricorrono anche i 50 anni dall’uscita di Cipì, forse il libro più conosciuto e letto del maestro di Vho. In questa occasione Teatro Evento e Zaches Teatro si sono “incontrati” per dare vita ad un progetto che unisce il teatro di narrazione con il teatro performativo e di figura. Luana Gramegna e Giorgio Scaramuzzino firmano una nuova lettura di un classico, con un allestimento teatrale che farà affiorare temi e colori nascosti tra le pieghe di una delle storie più amate da tante diverse generazioni. L’opera viene affrontata attraverso il rapporto speciale che Mario Lodi aveva con i suoi alunni. E così nasce la figura del narratore protagonista dello spettacolo: un maestro ormai vecchio che ritorna tra i banchi di scuola, dove lui stesso sedeva per affiancare i bambini nel loro percorso. Ci si trova così nello squarcio di una classe, polverosa poiché appartenente al passato, da cui inizia ad affiorare il ricordo della creazione del romanzo. Man mano che il mondo di Cipì prende vita, invade sempre più lo spazio reale trasformandolo di volta in volta nelle avventure dell’uccellino. Una grande lavagna diviene finestra da dove gli alunni, insieme al loro maestro, hanno osservato il mondo fuori, restituendolo attraverso il loro sguardo “rivelatore”.
Martedì 21 marzo, ore 9 e ore 11
“LA CIAMBELLA ADDORMENTATA NEL FORNO”
scritto e diretto da Lorenzo Bachini,
con Eleonora Angioletti e Cinzia Corazzesi
i pupazzi sono dell’artista casentinese Roberta Socci.
Età consigliata tout pubblic dai 4 anni
produzione NATA Teatro
Raccontare una storia è un po’ come cucinare: ci vogliono fantasia e passione, esperienza e creatività; ma soprattutto, ci vogliono gli “ingredienti” giusti: cose sane e genuine, perché le storie, come il cibo, sono un alimento essenziale della nostra vita. “La Ciambella Addormentata…nel forno” narra l’avventura di due “pâtissiers” alle prese con una ricetta molto speciale. Un giorno i due pasticceri, mentre sono al lavoro nel proprio laboratorio, ricevono un ordine molto particolare: il Conte De Abat Jour festeggia il suo compleanno e i due cuochi dovranno creare una torta unica, qualcosa che possa accontentare i difficili gusti del Conte e dei suoi invitati. Per preparare un dolce “da favola”, il duo dovrà utilizzare tutta la sua fantasia e metterci dentro qualcosa che lo renda veramente originale! È così che i due personaggi, con l’ausilio di ingredienti e utensili da cucina, prepareranno il proprio dolce, immaginandone e raccontandone la storia ispirata alla fiaba classica de “La Bella Addormentata”, parte di quei racconti che le nonne ci leggevano da bambini, quando preparavano per noi dolci e biscotti fatti con amore, per nutrirci e accompagnarci nella nostra crescita.