La Regione Toscana prevede l’obbligo di accatastamento per camini, stufe o caldaie alimentate a biomassa.
Con la delibera di Giunta regionale numero 222/2023 (allegata qui sotto) sono state definite le modalità di tale accatastamento, che riguarda i cittadini di tutti i comuni della Toscana.
Sono esclusi dall’obbligo i camini dismessi e quelli che rappresentano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione. In questo caso il cittadino dovrà solo compilare un’autodichiarazione scaricabile qui sotto.
E’ possibile procedere con l’accatastamento del proprio caminetto, stufa o caldaia a biomasse gratuitamente online, accedendo con lo Spid , la carta di identità (Cie) o la tessera sanitaria (Cns) a questo link: procedura online
I cittadini che avessero problemi o difficoltà nella procedura informatica possono contattare il numero verde 800 151 822 o fissare un appuntamento con l’ufficio territoriale Arrr (Agenzia regionale recupero risorse, competente per i controlli, https://www.arrr.it/-/accatastamento-semplificato-caminetti-generatori-a-biomassa-), presente a Grosseto in via Cavour 16 – c/o Genio civile Regione Toscana – 1° piano (giovedì e venerdì dalle 9.30 alle 15.30, telefono 3336116062 e 0577-272367)
L’obbligo di accatastamento ha come primo obiettivo quello di conoscere il numero degli impianti a biomasse presenti nel territorio regionale, per dare risposta al problema dell’inquinamento atmosferico. Non ha quindi alcun intento restrittivo nei confronti dei cittadini. Per questo motivo, in caso di mancato accatastamento rilevato in sede di controllo da parte di un ispettore Arrr, non ci sarà diretta irrogazione della sanzione, ma l’indicazione di provvedere a mettersi in regola entro 30 giorni.
Qui è possibile consultare le domande più frequenti (faq) sull’argomento: https://siert.regione.toscana.it/cit_accatastamento.php?mn=2&stmn=18