Questa mattina la sala del Consiglio comunale ha ospitato il convegno dedicato alla Giornata mondiale della salute mentale, “My health, my right”. Si è trattato di un evento di profondo rilievo, con una nutrita partecipazione di autorità e molti cittadini. “Un’occasione – sottolinea il sindaco e presidente Coeso Sds Antonfrancesco Vivarelli Colonna – per riflettere sulla salute mentale come diritto cardine, ma anche per rafforzare una rete di sostegno formata dalle istituzioni, dagli operatori, dalla cittadinanza. Ed è in questa cornice che assume un ruolo fondamentale la collaborazione attiva tra Comune, Provincia, Asl e Coeso Sds”.
Soddisfatto il presidente del Consiglio comunale, Fausto Turbanti: “Vedere la sala del Consiglio gremita per il convegno sulla salute mentale è stata una grande soddisfazione – commenta – ed è il segno che l’attenzione su questa tematica è alta da parte di tutti, istituzioni, associazioni, cittadini. Tanti gli spunti di riflessione e azione che sono emersi oggi e sono certo che da subito sarà possibile fare rete per migliorare la gestione della salute mentale, affinché non sia più un tabù: conoscere significa comprendere e, di conseguenza, abbattere i pregiudizi. In quest’ottica – conclude Turbanti – ringrazio la Prefettura che ha subito dimostrato grande disponibilità operativa, la Asl, il Coeso e a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata”.
Molti i dati riportati durante la giornata. Tra questi quelli raccolti da Ipsos nel 2023: il 76% degli italiani mette allo stesso livello d’importanza la salute mentale e quella fisica, ma il 43% delle persone intervistate crede che il sistema sanitario si concentri, colpevolmente, sui problemi fisici e in subordine quelli mentali. Inoltre, il 44% degli italiani, sempre secondo Ipsos, afferma di sentirsi depresso al punto di essere triste e il 31% non è neppure andato al lavoro per un periodo di tempo per colpa dello stress. Commenta positivamente l’esito dell’evento anche la direttrice dell’area grossetana della salute mentale Asl Toscana Sudest Edvige Facchi: “Viviamo in una fase in cui la domanda di salute mentale è in forte crescita, soprattutto nelle fasce più giovani. L’Oms stima che nel 2030 le persone con patologie psichiche supereranno quelle cardiovascolari. Questo deve farci riflettere a proposito delle iniziative di prevenzione e di tutela del benessere mentale di comunità, una sfida che ci vede al fianco delle amministrazioni locali”. Mentre il consigliere provinciale Ciro Cirillo sottolinea come “Il tema della salute mentale è un argomento quanto mai attuale che necessita di una maggiore presa di coscienza, le strategie da attuare non possono e non devono essere solo in capo al servizio sanitario, la responsabilità è collettiva e quindi anche datori lavoro, scuole, istituzioni e comunità devono fare la propria parte per costruire una società più consapevole, inclusiva e solidale. Con la speranza che il chiedere aiuto non sia più visto con un atto di debolezza, ma come una prova di forza”.
Molti i dati riportati durante la giornata. Tra questi quelli raccolti da Ipsos nel 2023: il 76% degli italiani mette allo stesso livello d’importanza la salute mentale e quella fisica, ma il 43% delle persone intervistate crede che il sistema sanitario si concentri, colpevolmente, sui problemi fisici e in subordine quelli mentali. Inoltre, il 44% degli italiani, sempre secondo Ipsos, afferma di sentirsi depresso al punto di essere triste e il 31% non è neppure andato al lavoro per un periodo di tempo per colpa dello stress. Commenta positivamente l’esito dell’evento anche la direttrice dell’area grossetana della salute mentale Asl Toscana Sudest Edvige Facchi: “Viviamo in una fase in cui la domanda di salute mentale è in forte crescita, soprattutto nelle fasce più giovani. L’Oms stima che nel 2030 le persone con patologie psichiche supereranno quelle cardiovascolari. Questo deve farci riflettere a proposito delle iniziative di prevenzione e di tutela del benessere mentale di comunità, una sfida che ci vede al fianco delle amministrazioni locali”. Mentre il consigliere provinciale Ciro Cirillo sottolinea come “Il tema della salute mentale è un argomento quanto mai attuale che necessita di una maggiore presa di coscienza, le strategie da attuare non possono e non devono essere solo in capo al servizio sanitario, la responsabilità è collettiva e quindi anche datori lavoro, scuole, istituzioni e comunità devono fare la propria parte per costruire una società più consapevole, inclusiva e solidale. Con la speranza che il chiedere aiuto non sia più visto con un atto di debolezza, ma come una prova di forza”.