“L’obiettivo è, prioritariamente e necessariamente, quello di mettere in sicurezza un tratto di viabilità quale quello di Via Mascagni, dove ogni anno, per circa 9 mesi, transita quasi tutta la gioventù di Grosseto, non solo in auto ma soprattutto con i motocicli”. Queste le parole di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, nel presentare oggi il progetto complessivo del Comune sul verde pubblico. “Quel tratto collega la Cittadella dello Studente con il resto della città – prosegue il sindaco – e non ci possiamo assolutamente permettere
di avere un manto stradale così dissestato, segnato da troppi episodi drammatici. Per le caratteristiche dei mezzi usati dall’utenza, in massima parte giovanile, non è più procrastinabile l’intervento di adeguamento. Sfido chiunque a considerare meno prioritaria la scelta di difendere l’incolumità dei nostri ragazzi”. Le radici dei pini posti lungo lo spartitraffico, con contrafforti affioranti e la presenza di tronchi di alberature di grandi dimensioni a bordo corsia, sono da considerarsi particolarmente pericolose: il
progetto proposto su via Mascagni non è un intervento di riqualificazione del verde urbano, come altri, ma è essenzialmente un piano di messa in sicurezza di un tratto cittadino ad alto tasso di percorrenza.
“La gestione del verde pubblico a Grosseto – commenta Riccardo Megale, assessore ai Lavori pubblici – sconta, purtroppo, un ritardo decennale: un settore importantissimo per la nostra città, che conta oltre 20mila alberi, dove non è mai stata compiuta una efficace pianificazione degli interventi”.
Questa Amministrazione ha varato operazioni di ricognizione del patrimonio verde, in particolare l’inventario delle alberature presenti in città e il censimento dei parchi: aspetti conoscitivi utili poi per definire il Piano complessivo di gestione del verde cittadino e per adeguare il patrimonio a quelle che sono le attuali esigenze dell’arredo urbano. Verrano, comunque, realizzati interventi singoli per mettere in sicurezza alcuni tratti di viabilità cittadina. Il “Piano di gestione del verde”, oltre a censire il patrimonio cittadino, conterrà forme di monitoraggio e azioni per abbattere il livello di rischio. Individuerà, poi, la frequenza delle verifiche periodiche, in particolare per gli alberi in età matura o per quelle
aree con un tasso di frequentazione elevato.
“Vogliamo informare i cittadini e a coinvolgerli in percorsi partecipativi – continua il sindaco -. In passato sono stati commessi notevoli errori, preferendo il solo aspetto estetico: noi applicheremo le conoscenze maturate nel settore”. Il Piano andrà oltre la mera sostituzione delle alberature e porterà ad n incremento complessivo del verde urbano: sarà efficace per
massimizzare il ruolo della vegetazione urbana nella determinazione dei cosiddetti microclimi, per mitigare l’effetto “isola di calore”, per lo stoccaggio della Co2, per l’abbattimento della concentrazione di inquinanti, per la riduzione della velocità del vento e del consumo di energia. Possedere un verde urbano di qualità avrà effetti nella regolarizzazione del clima, nella gestione delle piogge violente, nella purificazione dell’acqua e nell’incremento della biodiversità. “A fine legislatura – conclude il sindaco – stileremo un vero e proprio “bilancio arboreo” di fine mandato, dal quale dovrà emergere un incremento del numero dei soggetti alberati e un sostanziale svecchiamento del patrimonio arboreo comunale, anche in ottemperanza
alla legge per cui ad ogni nato deve corrispondere la piantumazione di un albero.”
Il Comune pronto a varare il Piano di gestione del verde pubblico
7 Agosto 2019