Iniziato il restauro conservativo del Cassero senese

7 Novembre 2024

Sono ufficialmente partiti i lavori di restauro e risanamento conservativo del Cassero senese, uno dei simboli storici più rilevanti del patrimonio grossetano e parte integrante delle Mura medicee. L’intervento, dal valore complessivo di oltre 3 milioni di euro e finanziato all’interno del Piano nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua), mira a proteggere e valorizzare un monumento di straordinaria importanza storica e architettonica per la città.

Il progetto prevede un insieme articolato di interventi: dal consolidamento strutturale del tetto al ripristino degli intonaci, dalla chiusura della loggia alla sostituzione degli infissi, fino alla realizzazione di un allestimento museale interattivo. Ogni elemento del restauro è pensato per restituire alla città un Cassero restaurato e valorizzato, pronto a diventare uno spazio sempre più vivo e accessibile per cittadini e visitatori.

“Con il restauro del Cassero, vogliamo restituire alla nostra comunità uno spazio ricco di storia e simbolismo, capace di attrarre cittadini e turisti – ha dichiarato il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna -. Proteggere e valorizzare il nostro patrimonio architettonico e culturale è un impegno concreto che rende Grosseto sempre più attraente e vitale”.

L’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Ginanneschi, aggiunge: “Questo intervento rappresenta una fase cruciale nella tutela delle nostre Mura medicee e del Cassero senese, consolidando le strutture e valorizzando la bellezza storica di un luogo simbolo della nostra città”.

L’assessore alla Cultura, Luca Agresti, ha sottolineato: “Il Cassero rappresenta un punto di riferimento culturale fondamentale per la città di Grosseto, ospitando eventi e manifestazioni di grande rilievo. Confidiamo che, grazie a questo restauro, possa tornare a risplendere e a offrire uno spazio di aggregazione ideale, capace di accogliere cittadini e visitatori. L’obiettivo è quello di farlo diventare non solo un simbolo per la cultura grossetana, ma anche un centro di attrazione e valorizzazione culturale a livello provinciale”.