Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento per la determinazione e l’applicazione delle sanzioni con lo scopo di regolarizzare gli interventi eseguiti in difformità della disciplina paesaggistica, edilizia-urbanistica e vincolo idrogeologico.
A distanza di oltre 10 anni dall’ultimo regolamento, si è reso necessario adeguare e ridefinire i criteri alla base delle sanzioni, soprattutto alla luce della consistente evoluzione normativa sia a livello regionale che nazionale.
Impostando i nuovi parametri è stato possibile determinare sanzioni effettivamente commisurate all’entità delle opere realizzate abusivamente, il tutto rispettando i criteri di certezza, ragionevolezza, buon andamento e di trasparenza dell’azione amministrativa sanciti dalla normativa in materia di anti-corruzione.
“Siamo molto orgogliosi del nuovo regolamento che disciplina e rende più omogeneo il sistema di sanzioni urbanistiche – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’Urbanistica Fabrizio Rossi –. La nuova disciplina nasce da un lungo iter che ha coinvolto anche gli ordini professionali tecnici. Da questo confronto sono nati spunti di riflessione e ipotesi di migliorie al testo frutto di esperienze sul campo, di ricerca e di formazione sia dal punto di vista dell’Amministrazione comunale sia da parte del settore privato.”
Nel titolo II e III del regolamento vengono esplicitati i criteri per la determinazione delle sanzioni paesaggistiche per interventi che abbiano determinato modifiche all’aspetto esteriore di luoghi, edifici e manufatti rispetto a quanto autorizzato.
Nel titolo III vengono trattate le sanzioni urbanistico-edilizie, quindi quelle relative agli interventi di ristrutturazione edilizia in totale difformità o con variazioni essenziali rispetto alle norme urbanistiche e degli strumenti urbanistici del Comune, oppure interventi eseguiti in assenza o in difformità di segnalazione certificata di inizio attività e quelli eseguiti in assenza di permesso in totale difformità o con variazioni essenziali.
Il titolo IV tratta le sanzioni previste dalla LR 39/2000 (Legge forestale) per opere realizzate in aree boschive in assenza di autorizzazione o di dichiarazione di inizio lavori o in difformità per le quali sia stata presentata istanza di autorizzazione in sanatoria.
Sono previste sanzioni aggiuntive in caso di danni a boschi e alle aree forestali che va dal doppio al sestuplo del valore medio di mercato delle piante tagliate o sradicate, o comunque danneggiate.
Il regolamento nelle disposizioni finali prevede la possibilità di richiedere il pagamento rateizzato per importi complessivi o superiori ai 4mila euro.
La disciplina sarà sottoposta a regolare monitoraggio degli effetti in seguito alla concreta applicazione, con l’obiettivo di verificare la concreta rispondenza dei criteri adottati e delle modalità individuate.