La giunta comunale ha dato il via libera alla realizzazione di due zone residenziali con velocità massima a 30 chilometri orari attorno ai due plessi scolastici di via Monte Bianco e di via Sicilia. Queste sono le prime di una serie di zone a velocità ridotta previste nel progetto del “Collegato Ambientale” che prevede per il 2020 la realizzazione di ulteriori 4 zone 30 previste anche dal Pums in corso di approvazione.
Fra le zone 30 previste vi è anche quella del “Villaggio Curiel” una zona particolarmente delicata e spesso sede di sinistri nella quale l’adozione del limite di 30 Km/h sarà accompagnata dall’istituzione di sensi unici con nuovi schemi circolatori.
I provvedimenti consistono perciò nell’inserimento di zone 30, di dossi artificiali riduttori di velocità, attraversamenti pedonali rialzati, elementi di restringimento della carreggiata. Ad affiancare questo tipo di interventi ci sarà la nuova segnaletica, da apporre agli accessi delle zone 30, in modo da rendere immediatamente riconoscibile l’operazione e i suoi intenti. Delle opere si occuperà la società Sistema.
“Il nostro principale obiettivo è quello di tutelare gli utenti della strada, con particolare riferimento a chi frequenta gli istituti scolastici – dicono il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Sicurezza e Viabilità Fausto Turbanti -: a questo proposito tali interventi rientrano a pieno e vanno a integrare gli obiettivi che ci siamo proposti di raggiungere attraverso il nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile, Pums, che è in via di approvazione. In entrambi i casi, sia per via Sicilia-Sacro Cuore sia per via Monte Bianco, i provvedimenti sono presi in via sperimentale e, dopo una fase iniziale, potrebbero essere attuate delle modifiche per migliorare il servizio. Massima attenzione quindi sia alla sicurezza delle nostre strade sia a incentivare la mobilità alternativa a tutela dell’ambiente”.
Zona “Chiesa Sacro Cuore – via Sicilia”
La zona 30 individuata in questo caso è delimitata a nord da viale Emilia, ad Est da via Senese e a sud da via della Pace. L’area presenta notevoli punti di interesse tra i quali la scuola elementare di via Sicilia, l’istituto tecnico Fossombroni, la chiesa Sacro Cuore e la scuola primaria per l’infanzia e gli impianti sportivi. Tali attività creano in determinate fasce orarie flussi intensi di traffico, rendendo difficoltoso il transito pedonale e ciclabile.
Le porte della zona 30 in questo caso sono: via Lucania, piazza Galeazzi, via Calabria, via Venezia Giulia (in due punti) e via Toscana.
Si prevedono la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale alle porte di accesso, la realizzazione di attraversamenti pedonali in prossimità delle scuole, l’adeguamento degli attraversamenti pedonali più frequentati all’interno delle zone 30 e sulle strade vicine (via Senese, via della Pace, via Emilia), la sistemazione e integrazione della segnaletica accompagnata se necessario dall’adeguamento dell’illuminazione, e la realizzazione di alcuni marciapiedi rialzati in corrispondenza delle porte.
Zona “Via Monte Bianco”
La zona 30 è delimitata a nord da via Adamello, a est da via Abruzzo e viale Emilia, a sud da viale della Pace e via Aurelia Nord, ad ovest da via del Sabotino (che resteranno tutte escluse dalla zona 30). Si tratta di un’area ad alta densità abitativa, caratterizzata dalla presenza di edifici popolari, nella quale è localizzata la scuola elementare “E. Toti”. Tale zona 30 è attualmente servita da un percorso ciclabile esistente che si sviluppa lungo via della Pace fino a piazza Volturno.
Le porte della zona 30 sono: via del Quarnaro (in due punti), via Monte Grappa, via Col Caprile, via Adriatico. Per rimarcare il ruolo delle porte di accesso sono previste la realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale per un punto di via del Quarnaro, via Monte Grappa e via Adriatico, oltre alla realizzazione di segnaletica orizzontale e verticale associata all’inserimento di un attraversamento rialzato in via Col Caprile e nell’altro punto di via del Quarnaro.
I due plessi scolastici, interessati dalla nuova regolamentazione, insieme ad altri del capoluogo saranno interessati dal progetto Piedibus per educare gli alunni, andando a scuola a piedi, ad una mobilità più ecologica e contribuire anche con metodi semplici alla riduzione di emissioni di CO2.