La giunta ha approvato il disciplinare per il servizio di rimozione e smaltimento di piccoli quantitativi di materiali in cemento amianto da parte di privati.
Il disciplinare nasce dalla necessità di contrastare l’abbandono del materiale dannoso e favorirne il corretto smaltimento. L’ufficio Ambiente, con il suo assessore, predisporrà 25mila euro annuali per il finanziamento del servizio, prorogabile per le annualità successive a seguito del monitoraggio sull’andamento del servizio.
Il servizio attivato dall’Amministrazione con il coinvolgimento di Sei Toscana e dell’Azienda sanitaria toscana Sud-Est garantisce l’ottimale smaltimento di questi rifiuti da parte dei privati cittadini. Nel disciplinare, presto disponibile per la consultazione, sono dettagliate tutte le varie fasi per un corretto e sicuro smaltimento del materiale cancerogeno (procedura amministrativa, istruzioni operative attrezzature, dispositivi di protezione personale).
Il Comune si fa carico della copertura dei costi di notifica all’Azienda Sanitaria e dei costi di trasporto del rifiuto fino all’impianto di smaltimento idoneo ad accogliere il materiale.
La modesta presenza di amianto deriva dalle utenze domestiche e può essere gestita dal proprietario: alcune abitazioni presentano ancora piccole strutture contenenti tracce di cemento amianto come tettoie, cisterne e canne fumarie. L’alta pericolosità delle fibre di amianto per la salute umana non è collegata solamente alla presenza del materiale nei manufatti, ma dipende in larga parte dal loro stato di conservazione, in quanto le fibre di amianto vengono liberate nell’aria come conseguenza del deterioramento dei materiali che le contengono.
Il corretto smaltimento dei rifiuti, nell’epoca dei cambiamenti climatici, assume un rilevante contributo per la salvaguardia delle risorse del pianeta e per il benessere dell’umanità. La giusta informazione insieme ad una corretta gestione dei rifiuti consente un risparmio economico ed una maggior tutela della salute pubblica e dell’ambiente.