“Il Comune di Grosseto, assieme ad Asl e Arpat, dà il via ai controlli congiunti sugli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (biomasse) presenti nel comune di Grosseto. E’ l’esito del Tavolo tecnico per la valutazione della sostenibilità ambientale che – come da promessa – si è riunito il 31 maggio in municipio: gli Enti hanno deciso di collaborare nella creazione di check-list, ognuno nell’ambito delle sue competenze, così da garantire uniformità nelle verifiche”, spiega il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
Precedentemente in data 30 aprile l’Amministrazione comunale ha provveduto a incontrare l’assessore regionale Federica Fratoni e il dirigente del Settore Ambiente Edo Bernini per esporre direttamente il problema delle maleodoranze alle istituzioni regionale: in quell’occasione è stato concordato un percorso che vedrà l’ente regionale, con proprie professionalità specifiche, attivare forme propositive e di supporto tecnico giuridico.
“Intanto, in attesa che la Regione dia seguito agli impegni presi – continua Vivarelli Colonna – abbiamo indetto noi la riunione del Tavolo e concordato in quella sede una immediata serie di controlli sugli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questo in maniera concordata e condivisa nei tempi e nelle modalità con Asl e Arpat, sempre rinnovando l’impegno del Comune di Grosseto a tutela dell’ambiente e dando una risposta concreta alle segnalazioni dei cittadini, delle associazioni e dei comitati”.
“Al Tavolo – si legge nel verbale dell’incontro – sono intervenuti Asl, Arpat e Comune di Grosseto. La premessa comune dei soggetti intervenuti è che si tratta di impianti che, per la loro realizzazione e conseguente fase di esercizio, hanno fruito di un favor legislativo sia statale che regionale in campo energetico. Evidentemente, nonostante nella fase istruttoria relativa alle Autorizzazioni questo problema sia stato puntualmente esaminato dai vari Enti (con le prescrizioni parte integrante del dispositivo autorizzatorio), la fase di esercizio, di tali impianti, determina disagio olfattivo dovuto a maleodoranze”.
Non solo: “Il disagio olfattivo attiva problemi ambientali collegate alla compatibilità dell’esistenza di tali impianti sul territorio comunale e problemi di salute relativi alla valutazione del possibile legame tra l’attività degli impianti stessi e il malessere degli abitanti di un determinato territorio. A tal proposito risulta comunque opinione comune il legame tra le maleodoranze e la cosiddetta “dieta di alimentazione” dell’impianto, in particolar modo connessa all’utilizzo di sottoprodotti di origine animale”.
Tutti gli Enti partecipanti all’incontro hanno evidenziato ciascuno per le proprie competenze, di aver già effettuato numerosi controlli su tali impianti sia a seguito di segnalazioni puntuali da parte di cittadini e sia all’interno delle normali verifiche di servizio che ogni Ente effettua. A fronte di quanto sopra esposto gli Enti intervenuti hanno manifestato la necessità che, oltre alla normale attività di controllo singola, debbano essere attivate ulteriori forme di controllo congiunto a livello: sanitario, ambientale, edilizio, agronomico.
Infine i partecipanti al Tavolo hanno stabilito i tempi dei sopralluoghi congiunti di immediata attivazione, dando il tempo ad ogni ente di predisporre una propria check – list o matrice di settore che possa essere di riferimento per il proprio livello di controllo e al tempo stesso garantire uniformità di verifiche ai soggetti gestori. L’attività di controllo sarà completata, per tutti gli impianti presenti nel Comune di Grosseto, nei prossimi quattro mesi già a partire dal mese di giugno.