Sabato 23 novembre, ore 21, appuntamento al museo di Storia Naturale con lo spettacolo “Classical italian songs and latin-jazz” che metterà in scena l’affascinante voce di Alessia Martegiani e la magica chitarra di Maurizio Di Fulvio. L’evento chiude la 16esima edizione del “Giannetti International Guitar Festival”, la kermesse dedicata a tutte le sfumature di uno degli strumenti più amati al mondo: la chitarra.
Il programma del concerto, attraverso accostamenti singolari, presenta un’interpretazione elegante e trascinante del “choro brasileiro” e della tradizione napoletana e allo stesso tempo eclettica e pulsante attraverso l’esecuzione di “standard latin-jazz e classical music”
Alessia Martegiani è una delle voci italiane più richieste ed apprezzate a livello internazionale. Si avvicina giovanissima alla musica con lo studio del pianoforte e del canto. Approfondisce a lungo la musica contemporanea e in particolare i ritmi e le sonorità latino-americane e afro-americane, effettuando tournèe in Brasile, dove collabora con importanti musicisti e si produce in esperienze live e in studio. Ha studiato improvvisazione jazz con J. Clayton, J. Taylor, A. Jackson e si è laureata all’Università DAMS di Bologna.
Maurizio Di Fulvio, ha ricevuto elogi da importanti testate giornalistiche e la critica specializzata lo considera tra i chitarristi più interessanti della scena internazionale, definendolo: “versatile ed eclettico, dal temperamento caldo e spontaneo, abile improvvisatore e raffinato arrangiatore”, “capace di leggere e restituire con la medesima forza ed intensità linguaggi assolutamente diversi”, “la sua esecuzione, a volte grintosa ed energica, altre volte raffinata ed ornata, sempre in bilico tra rispetto della tradizione e innovazione”, “è sorretta da un’innata eleganza strumentale”, “un’autentica saudade swing e fragranze mediterranee aleggiano nei brani incisi negli album: Sweety notes (2000), Mediterranean flavours (2003), A flight of fugues (2004), On the way to
wonderland (2007), Carinhoso (2010)” e ’a vucchella (2018)”.