Grosseto a Roma come modello nazionale di metodologia per la programmazione, misurazione e valutazione della performance. Un modello preso dal Governo come esempio da importare per le amministrazioni del Paese. Il nostro Comune è stato, infatti, selezionato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, come amministrazione pilota per partecipare alla fase di sperimentazione del progetto per la individuazione di soluzioni, metodiche ed approcci più idonei a garantire un’efficace attuazione della riforma della Pa. In particolare, Grosseto partecipa nella tematica della performance.
“Il Comune di Grosseto è il primo in Italia nella nuova progettazione del Piano della Performance nell’ambito del progetto Riforma attiva promossa dalla Presidenza del consiglio dei ministri – spiega Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto -. Un risultato che ci riempie di orgoglio per l’immenso e capillare lavoro dalla struttura interna: orgogliosi di aver ricevuto i complimenti come giunta per l’interesse e il coinvolgimento diretto a questo progetto. Tre in particolare gli obiettivi premiati: il nuovo sistema di misurazione e valutazione della performance, le linee guida per la partecipazione dei cittadini e le linee guida e i modelli di comunicazione della performance. Un lavoro che sottolinea la bontà delle attività svolte spesso dietro le quinte con grandi competenze e professionalità. Un lavoro in cui l’amministrazione crede per programmare le attività, valutarle e comunicarle ai cittadini”.
La pubblica amministrazione, per legge, è tenuta a programmare, misurare e a valutare l’attività svolta – la performance, appunto – nel suo complesso e in riferimento alle unità organizzative ed ai singoli dipendenti con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti, ma anche la crescita delle competenze professionali. Per raggiungere questi obiettivi vengono utilizzati metodi e strumenti idonei a misurare e valutare la performance individuale e quella organizzativa, secondo criteri strettamente legati al soddisfacimento dell’interesse del destinatario dei servizi e degli interventi: il cittadino, l’impresa, il mondo associazionistico, il contribuente.
“Un elogio va al mio assessore Giacomo Cerboni che ha saputo creare un progetto originale ed autonomo, pur all’interno delle linee guida del Governo – continua Vivarelli Colonna –. Elogio, in particolare, anche al dirigente del personale, Paolo Negrini, che è diventato un punto di riferimento ministeriale su questi temi. La forte competenza tecnica dei nostri dipendenti ha permesso l’efficace collaborazione con il Ministero su queste tematiche per stabilire le basi progettuali. Ministero che ha sottolineato, infine, la bontà degli strumenti tecnici che abbiamo elaborato per la messa in pratica del progetto: un vero e proprio sistema di gestione, grazie al segretario comunale Angelo Ruggiero, che segue tutti i passaggi necessari, dalla struttura ai cittadini, comunicazione compresa.”
Perseguendo l’obiettivo della trasparenza e della efficacia comunicativa, il Comune di Grosseto vuole così rendere partecipe tutta la cittadinanza del lavoro svolto nell’annualità e tradotto nel Piano delle Performance: un lavoro complesso, costruito seguendo le indicazioni di legge per programmare, misurare, valutare e infine comunicare l’attività svolta dal Comune. Il documento raggiunge tutti i livelli di dettaglio possibili, ma fornisce anche una chiave di lettura più mirata a seconda della tipologia di interesse del destinatario. Il documento, parte integrante del Piano esecutivo di gestione, contiene da un lato i dati riassuntivi del Peg 2018, dall’altro i percorsi per comunicare quei dati a target diversi di cittadini e per garantire la massima trasparenza, chiarezza e fruibilità delle informazioni sul processo complessivo della Performance.
Il cittadino, collegandosi alla specifica pagina internet creata, potrà così avere un quadro generale dell’attività svolta dall’amministrazione comunale, con alcuni dettagli su risorse, progetti, obiettivi struttura dell’ente; e un quadro generale del contesto demografico, economico e sociale in cui il Comune si è trovata ad agire secondo anche le indicazioni del programma di mandato.