Gli “Usi Civici” sono i diritti perpetui spettanti ad una collettività, organizzata e insediata su un territorio, il cui contenuto consiste nel trarre utilità dalla terra, dai boschi e dalle acque. Come tali, i diritti di uso civico ebbero origine in un periodo storico nel quale la coltivazione e lo sfruttamento della terra rivestiva un ruolo centrale nel sostentamento della cittadinanza, conciliando l’accentramento della proprietà dei terreni nelle mani di pochi individui, con l’esigenza di tutti di poter disporre ed utilizzare il suolo a fini agricoli. Il contenuto di questi diritti è assai vario: facoltà di fare legna, di pascolo delle greggi e delle mandrie, di cacciare, di coltivare ecc..
Elettorato attivo e passivo
Alle elezioni per il rinnovo del Comitato per l’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico (A.S.B.U.C.) hanno diritto di voto, e possono essere eletti, tutti coloro che risultano iscritti nella apposita lista compilata dal Comune, composta dai residenti nel territorio facente parte degli usi civici. Il diritto di voto viene esercitato dall’elettore presso il seggio elettorale predisposto, unitamente ad un documento di riconoscimento e non è necessario esibire la tessera elettorale.
Legge 1766 del 16/6/1927
Regolamento 332 del 26/2/1928
Legge 1078 del 10/07/1930
Legge regionale n. 27 del 23/05/2014
Regolamento regionale n. 52/R del 21/04/2015