Redatto il nuovo Piano Economico Finanziario (Pef) ed elaborate le tariffe Tari del 2019. Si tratta di un lavoro inserito in un piano quinquennale che comporta una ulteriore riduzione della bolletta della Tari. Il Piano Economico Finanziario del 2019, redatto dal Servizio Ambiente, prevede una spesa necessaria per sostenere i costi della gestione dei rifiuti, quantificata in circa 17 milioni e 330mila euro, diminuita di 3 milioni di euro rispetto al 2016 a tutto vantaggio di cittadini ed imprese. Detto risultato porterà una riduzione della spesa del 3,7% rispetto al 2018 e del 14% rispetto al 2016 sul totale di costi. La collaborazione tra Servizio Ambiente ed Ufficio Tributi in termini di spesa per la gestione dei rifiuti urbani ha portato concreti risultati, ovverosia un’ulteriore riduzione della bolletta Tari rispetto alle riduzioni già operate nelle passate annualità.
“La sinergia tra gli assessorati all’ambiente e ai tributi – commenta il sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – porta ancora a grandi risultati. Il lavoro dell’Assessore Petrucci è stato fondamentale in termini di contenimento dei costi a fronte di un miglioramento e uno sviluppo del servizio il cui costo partiva dai 20 milioni del 2016 e nel 2019 è sceso a 17 milioni circa: una riduzione del 14%, ovvero 3 milioni di euro di spesa in meno a carico di cittadini e imprese, in una progressività di riduzioni che sono state messe in atto sin dal primo insediamento dell’attuale giunta”.
“Il progetto – aggiunge l’assessore all’Ambiente, Simona Petrucci – svolge un’azione sul medio e sul lungo termine interessando tutto l’abitato del comune di Grosseto, l’intera città e le frazioni. Tale progettualità, che sarà completata in 5 anni, ha portato un’indiscussa ottimizzazione dei costi e ha permesso di mettere in campo gli strumenti necessari atti a favorire la raccolta differenziata. I bidoni informatizzati installati in alcune zone della città ne sono un concreto esempio. Questi, nell’anno in corso, andranno a coprire 30mila utenze ma entro la fine del 2021 rappresenteranno l’unica modalità di raccolta dei rifiuti urbani. L’aver agito per step ci ha consentito di migliorare la percentuale di raccolta differenziata e di migliorare il servizio riducendone, direttamente e indirettamente, la spesa a carico della collettività”.
La ripartizione dei costi e l’elaborazione delle tariffe su utenze domestiche e non domestiche, in base alle loro metrature, è stata realizzata dal servizio tributi. Per fare un esempio, un bar di 100mq che nel 2016 pagava quasi 1300 euro di tasse, nel 2019 ne pagherà 1000. Per quanto riguarda le tariffe abitative, invece, prendendo il taglio di un’abitazione di 100 mq e tenendo conto del numero di componenti del nucleo familiare, si oscilla tra il 5% e il 3% di riduzione rispetto al 2018 e tra il 15 e il 14 rispetto al 2016.
“Nel complesso – spiega l’assessore ai Tributi, Giacomo Cerboni -, la messa in atto del Pef ha generato rispetto al 2016 una riduzione delle bollette che supera il 16% in media per il settore abitativo e supera il 21% per il non abitativo. La filosofia di fondo è sostenere le attività di vicinato, i piccoli e i medi esercizi commerciali e le famiglie numerose, così come confermare le agevolazioni sociali già in essere. Quest’anno, poi, abbiamo voluto migliorare la tariffa degli alberghi senza ristorazione e portare un ribasso alle attività delle edicole, che vivono una crisi di settore, alle quali avevamo già dato un beneficio con l’approvazione delle tariffe Cosap che prevedono uno sconto del 6,5% per l’occupazione del suolo pubblico”.
Per l’anno in corso è stata posta particolare attenzione alle utenze non domestiche, dal momento che nel 2018 erano state preferite le utenze abitative. L’operazione nello specifico comporterà per le attività economiche una diminuzione delle tariffe tra il 2,6% – 6,2% rispetto al 2018 e tra il 16,5% – il 22% rispetto al 2016.
Infine, c’è una novità che riguarda le utenze che durante il 2018 sono passate dalla modalità di raccolta porta a porta all’utilizzo dei bidoni informatizzati. Si tratta di circa 2400 utenze. A queste era stata riconosciuta una scontistica dell’8% in bolletta per il disagio legato alla modalità di raccolta, che complessivamente ammontava a 25.500 euro. Il passaggio all’utilizzo del bidone informatizzato se da una parte produce effetti positivi sulla restante collettività che si faceva carico del disagio, dall’altra non comporterà oneri aggiuntivi rilevanti rispetto alle precedenti bollette dal momento che la riduzione delle tariffe compenserà il venire meno dello sconto. Per le restanti 8600 utenze che ancora non sono state interessate dal passaggio al bidone intelligente e che continuano ad utilizzare la modalità porta a porta la riduzione dell’8% rimarrà di fatto invariata.