Il 27 febbraio alle 21 al teatro degli Industri sarà la volta di “Finzioni”.
Si tratta della messa in atto dei pensieri di Borges in un esperimento di rielaborazione per la scena, tratto dai suoi racconti.
Un’operazione difficile per la complessità che il pensiero di Borges rappresenta, per il filosofo ogni certezza costituita cade e l’uomo è smarrito in una ricerca di senso che lo porta a percorrere strade nuove, insolite e sconosciute, come perso in un labirinto concettuale. Nel mondo contemporaneo, poi, relazioni e interazioni sono profondamente mediate e veicolate dal web, da una rete virtuale e infinita di collegamenti che definiscono realtà spesso illusorie.
Di fronte a questa duplicità tra mondo fisico e mondo virtuale, l’uomo si trova ulteriormente diviso, spaesato, smarrito, frammentato.
Uno spettacolo in cui si ritrovano i temi cari a Borges come il tempo, la memoria, il caso, la morte e nel quale è predominante il senso di smarrimento dell’individuo, soggetto al caos, al disordine e perso nel labirinto delle molteplici esperienze umane, esperienze che possono essere reali, virtuali o oniriche.
Questo smarrimento, questo senso di profondo spaesamento e confusione messo in scena è coinvolgente ed efficace, ma anche destabilizzante, da non lasciare indifferente il pubblico che si ritrova immerso in un mondo sconosciuto e continuamente in bilico tra sogno e veglia, realtà e finzione. Un viaggio nella conoscenza di un mondo impossibile da descrivere.
Biglietti: fino al giorno antecedente lo spettacolo su https://comunegrosseto.ticka.it/ nei giorni dello spettacolo al botteghino del teatro dalle 19 alle 21.
Info: 3341030779, info@teatridigrosseto.it