Un altro appuntamento della stagione teatrale, quello del 22 gennaio, che vedrà salire sul palco del teatro Moderno alle 21 Ornella Muti ed Enrico Guarnieri, in una versione contemporanea de La Governante. Diretta da Guglielmo Ferro, la commedia è un testo che Vitaliano Brancati scrisse nel 1952, due anni prima della sua morte, e che suscitò grande scalpore nella società dell’epoca per il tema affrontato. La Governante fu infatti censurata, poiché mette in scena un argomento ancora molto scottante in quegli anni: quello dell’omosessualità. E, benché Brancati sostenesse il fatto che la trama è più la calunnia che non l’amore fra due donne, il testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei benpensanti cattolici, i principi della Sicilia baronale e contro la censura stessa. Nella versione attuale de La Governante, i due protagonisti sono affiancati dagli interpreti della compagnia composta da Nadia De Luca, Rosario Marco Amato, Caterina Milicchio, Turi Giordano, Naike Rivelli e Rosario Minardi. Le scene sono state progettate da Salvo Manciagli, i costumi firmati da Dora Argento. Le musiche sono di Massimiliano Pace.
La trama. La Governante si costruisce tutta intorno alla figura di Caterina Leher (Ornella Muti), governante francese assunta in casa Platania, una famiglia trapiantata a Roma il cui patriarca, Leopoldo (Enrico Guarnieri), ha sacrificato la vita di una figlia, morta suicida, ai pregiudizi della sua morale. Caterina è Calvinista e proprio per questo viene considerata come un modello d’integrità. Questo è ilo motivo per cui, al protagonista, vive una relazione omosessuale in segreto e che la porterà ad attribuire la propria omosessualità a una giovane cameriera dei Platania, che sarà licenziata per questo motivo. Di ritorno al sud, la giovane donna muore in un incidente stradale e Caterina se ne sentirà responsabile, al punto da arrivare al suicidio.
La commedia. La Governante è andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1963. Per poterla presentare in Italia, la moglie di Vitaliano Brancati ha dovuto aspettare l’abolizione della censura. Il debutto italiano è avvenuto solamente nel 1965, anni dopo la morte del suo autore. Protagonista la stessa moglie di Brancati, Anna Proclemer, e Gianrico Tedeschi nel ruolo di Platania. La regia era di Giuseppe Patroni Griffi, già noto drammaturgo, alla sua prima prova come regista.
Durata: 2 ore.
I posti sono ancora disponibili nel settore 1 platea, al costo di 22 euro (intero) e 20 (ridotto), e nel settore 2 platea e in galleria, al costo di 20 euro (intero) e 189 (ridotto).
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