In previsione del Referendum del 29 marzo, gli elettori affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile, anche con l’ausilio dei servizi prevista per legge, e gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano, sono ammessi al voto nelle proprie abitazioni. Queste disposizioni si applicano solo nel caso in cui il richiedente dimori nell’ambito del territorio nazionale.
L’elettore interessato deve far pervenire lunedì 9 marzo, al sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto, una dichiarazione che attesti la volontà di esprimere il voto nell’abitazione in cui dimora, corredata dalla documentazione sanitaria.
Il termine del 9 marzo, in un’ottica di garanzia del diritto di voto costituzionalmente tutelato, deve considerarsi di carattere ordinatorio, pertanto potranno essere valutate anche istanze presentate successivamente a tale data, compatibilmente con le esigenze organizzative del Comune.
La domanda di ammissione al voto domiciliare deve indicare l’indirizzo dell’abitazione in cui l’elettore dimora, un recapito telefonico, e deve essere corredata di copia della tessera elettorale e di idonea certificazione sanitaria rilasciata da un funzionario medico designato dagli organi dell’Azienda sanitaria locale. Info: ufficio Elettorale del Comune, in via Saffi 17.
Referendum 29 marzo, voto domiciliare
21 Febbraio 2020