Seconda manovra di bilancio: 1 altro milione per la ripresa dell’economia

24 Luglio 2020

Arriva la seconda manovra di bilancio. La prima aveva portato l’azzeramento della Cosap (tranne i passi carrabili) e la messa in sicurezza delle poste più critiche di bilancio con un accantonamento di 2,6 milioni di euro a garanzia delle mancate entrate, come l’imposta di soggiorno, Imu e proventi dal codice della strada.

La manovra quindi si compone di due parti, una legata alle agevolazioni tributarie e l’altra agli investimenti, mettendo in sicurezza gli equilibri di bilancio.

Con la manovra di luglio ci sono ulteriori agevolazioni tributarie: sulla Tari, nell’ambito del Nucleo Fenice cercavamo 1 milione di euro e invece ne stanziamo il doppio, 1,9 milioni, di cui un milione e mezzo da risorse comunali e 400mila da risparmi nella gestione dei rifiuti. Tutto ciò si tradurrà in una riduzione in bolletta per famiglie ed aziende con una particolare attenzione per le attività danneggiate dall’emergenza coronavirus che, oltre a veder dilazionate le scadenze, stimiamo che pagheranno almeno il 25% in meno rispetto al 2019 (agevolazione che arriverà nella quarta rata Tari). Oltre a queste agevolazioni, verranno messe risorse sugli investimenti: il settore Lavori pubblici beneficerà infatti di 1 milione di euro di fondi dell’Ente che andranno a garantire la ripresa dei cantieri, più 200mila euro da mutui, sempre con l’intento di spingere il più possibile sulla ripresa dell’economia.

Il bilancio comunale torna in equilibrio. Le previsioni sul rischio di minori introiti, in particolare legati all’Imu, si sono dimostrate fondate: avevamo paventato un minore incasso del 10% e  ci siamo sbagliati di poco, con un calo dell’8,5% registrato per quanto riguarda l’acconto di giugno. Si è quindi rivelata giusta la gestione prudenziale del bilancio che avevamo messo in atto. A metà dell’anno in corso, a seguito della crisi economica che stiamo vivendo, riusciamo a conservare un “tesoretto” di quasi 1 milione di euro a garanzia di futuri imprevisti, senza considerare quanto ancora potrà arrivare dallo Stato. Sono state messe in sicurezza le entrate del bilancio comunale sterilizzando quelle a rischio di mancato introito e quindi di buco di bilancio, sono state varate agevolazioni su Tari e Cosap, spingendo comunque sugli investimenti e quindi dando ossigeno alle attività e senza ingessare la città. Abbiamo scelto di utilizzare le risorse a disposizione affiancando gli investimenti alle riduzioni tibutarie per sostenere la fase di ripresa economica.

Ecco alcuni dettagli: Lo Stato ha fatto avere al Comune di Grosseto un acconto da 1,3 milioni di euro (di cui aspettiamo una integrazione) e 445mila euro per ristorare le mancate risorse da Imu, imposta di soggiorno e Cosap: si tratta di fondi ad oggi insufficienti per compensare le perdite della nostra Amministrazione comunale. Continuando ad analizzare i numeri, a fronte di 6,7 milioni di risorse, al momento oltre 72% sono del Comune di Grosseto ed il resto trasferimenti dello Stato. In particolare – a fronte di un milione e 800mila euro per emergenza messi a disposizione dallo Stato – l’Amministrazione comunale è riuscita a mettere in campo 4,8 milioni di risorse proprie.

Con questa manovra il Comune registra maggiori utili di farmacie comunali per circa 130mila euro e quasi 600mila euro di risorse che non devono essere accantonate a fondo crediti, perché il Comune è stato virtuoso nel pagamento delle fatture del 2019. In particolar modo nel corso dell’anno passato abbiamo pagato i fornitori con un anticipo medio di 7 giorni rispetto ai termini di scadenza delle fatture e questo ci consente di liberare risorse, provvidenziali proprio in un momento di particolare difficoltà come questo. Inoltre siamo riusciti anche a garantire le spese per quelle attività turistiche e culturali che a, seguito dell’emergenza, erano state sospese. Sono stati stanziati in totale oltre 45mila euro in più per turismo e cultura rispetto alla previsione fatta all’inizio dell’anno. È stato inoltre finanziato l’aggiornamento del Piano di Protezione civile per una spesa di 20mila euro.

Riepilogo numerico:

-1 milione e 900mila euro (1,5 milioni di risorse comunali e 400mila da economie sulla gestione del servizio rifiuti) di riduzione dellaTari

-550mila euro a copertura dei mancati introiti da Imposta di soggiorno

-850mila euro per mettere in sicurezza il minor gettito Imu di giugno

-650mila euro a copertura azzeramento Cosap (tranne passi carrabili)

-95mila euro per coprire il minor gettito di pubblicità

-50mila euro di microcredito

-146mila euro di maggiori oneri per il trasporto pubblico locale

-123mila euro per maggiori spese legali

Questo mantenendo quasi 1 milione di euro per spese impreviste e in attesa dello stanziamento definitivo dello Stato: queste risorse serviranno a coprire la terza manovra che avverrà dopo l’estate, mirata alla ripresa delle attività sociali e la riapertura delle scuole.