Intitolata a Mario Ferri la Cittadella della Studente

25 Settembre 2019

La cerimonia è avvenuta alla presenza di Antofrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, dell’assessore alla Toponomastica del Comune di Grosseto
Giacomo Cerboni, di Roberto Ferri, figlio di Mario, e Luciano Giorgi, ex presidente della Provincia ed ex Onorevole.
Impegno civile, impegno sportivo, presidente del Grosseto: questo il curriculum minimo del personaggio politico cui si deve l’intuizione che
ha poi segnato la storia di una comunità nel pensare ad un luogo dedicato ai giovani come è quello della Cittadella dello Studente, il
campus grossetano dedicato alla didattica e allo sport.
“Oggi rendiamo merito ad un grande uomo che aveva una visione della città e della società – commenta Antofrancesco Vivarelli Colonna,
sindaco di Grosseto -: la sua intuizione nasce da una attenzione profonda alla formazione a tutto tondo dei nostri ragazzi. Ma ferri non
si è limitato a pensare la Cittadella: ha voluto, da amministratore concreto, renderla reale creando una parte della città che oggi forse
diamo per scontata. Proprio per non lasciarla tale, oggi siamo qui a ricordare la dote di un grande politico che questa intitolazione vuole
rendere palese”.
Mario Ferri, ex presidente della Provincia di Grosseto dal 1952 al 1967, senatore e presidente dell’Unione sportiva Grosseto. Nato nel 1927,
scomparso l’8 maggio del 1978, Ferri fu senatore dal 1970 al 1972 e fu poi eletto per due legislature alla Camera dei deputati.
“Alcuni amministratori pubblici, oltre a segnare la crescita della propria comunità con il loro impegno politico, rimangono nei cuori dei
cittadini e dei compagni di partito che per primi ne hanno conosciuto la capacità di interpretare anche umanamente l’evoluzione della società –
commenta l’assessore alla Toponomastica del Comune di Grosseto Giacomo Cerboni -. Questo è il caso dell’onorevole Mario Ferri il quale, proprio
negli anni in cui Grosseto viveva la sua prima espansione urbanistica e civica, ha saputo interpretare quella dinamicità in maniera
lungimirante, con particolare attenzione alla formazione dei giovani, pensando per loro un luogo in cui potersi esprimere e sentire a casa.
Per questo l’onorevole è nei pensieri dei suoi compagni del Partito Socialista Italiano che si sono dunque fatti promotori di questa
intitolazione.”