La mostra di quest’anno nasce da un processo creativo che parte dalla metà del I secolo a.C. e punta al futuro. Un percorso espositivo che affonda le proprie radici nel mondo antico e arriva a scoprire, sotto una diversa luce, il significato della produzione artistica nel periodo classico e in quello contemporaneo. Un tragitto in cui il sentire attuale entra a pieno nel processo di trasformazione.
Quattro le protagoniste, quattro dee, quattro Artemidi, riunite per la prima volta in questa mostra, forse uscite da una stessa bottega di Roma, realizzate nella seconda metà del I secolo a.C.
Le quattro statue hanno, in comune, l’apparato iconografico: la figura avanza verso chi guarda, tenendo le mani protese, forse a reggere arco e frecce, simboli della dea cacciatrice, oppure arco e fiaccola, a richiamare la doppia investitura, essendo Diana anche divinità lunare.
Ogni persona che si avvicinerà ad Artemide potrà apprezzare la delicata bellezza della dea, moltiplicata per tutte le copie della stessa che sono a oggi esistenti, vedere i preziosi dettagli, scoprire differenze e similitudini, sì perché ognuna di loro è riproduzione, non copia fedele e precisa.
Oggi basterebbe una stampa 3d per creare copie infinite di oggetti di tutte le forme e dimensioni, ma non è sempre stato così e il valore aggiunto del passato sta anche nell’unicità delle repliche, che sono tali, ma non nella concezione che abbiamo oggi.
L’obiettivo è portare il visitatore a immergersi, a sentirsi non solo un osservatore attivo, ma protagonista della mostra.
Tre le sale in cui si snoda l’esposizione.
La prima permette al visitatore di entrare in connessione con il passato, con le dee, con il bosco, luogo di cui Artemide è regina. La vista delle quattro sculture è accompagnata da suoni, odori e narrazioni che descrivono la divinità attraverso il Mito e versi di fonti antiche.
Nella sala di benvenuto, la seconda, si sviluppa il percorso di viaggio, collettivo e soggettivo al tempo stesso, dove la materia e il concreto del marmo perdono la loro certezza e si trasferiscono nel metaverso, grazie alla creatività unica di ciascuno. Infine, all’interno dell’ultima, la modernità si affaccia, in modo pratico, alla storia.
La prima Artistic eXtended Reality Room del Museo diventa realtà. Sì, perché il percorso si conclude con la sala di realtà virtuale, dove chiunque potrà interagire con l’archeologia in modo nuovo e creativo.
Ogni visitatore potrà creare la propria Artemide che insieme a quelle di street artist, performer e scultori, sarà la visione contemporanea della dea in versione POP.
Tutto si snoda tra le arti visive generative del passato e le arti digitali che permetteranno di vivere una esperienza sorprendente, trascendente e immaginifica.
“Una mostra incredibile che avvicinerà i più giovani all’ambiente museale e alle opere contenute al suo interno – dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Cultura Luca Agresti – Un’esposizione di altissimo livello che oltre ad unire, per la prima volta, tutte e quattro le repliche della statua di Artemide, collega, in modo straordinario, l’antico e il moderno. Ringraziamo tutti coloro che, con impegno, dedizione e passione, hanno lavorato affinché questo progetto potesse prendere vita.”
Evento promosso dal Comune di Grosseto e da Promocultura
A cura di: Chiara Valdambrini e Barbara Fiorini
Comitato scientifico: Chiara Valdambrini con Cristina Barsotti, Michela Berto, Francesca Colmayer, Lucia Ferri, Luca Giannini, Camilla Moretti, Simone Moretti, Paola Spaziani.
Enti e Musei prestatori:
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Museo Archeologico Nazionale di Venezia
Museo Nazionale Romano
Courier musei prestatori: Fabiana Cozzolino (MNR), Ciro Palladino (MANN), Eliseba De Leonardis (MANV)
Progettazione allestimento: Barbara Fiorini
Progetto grafico: Matteo Neri
Realizzazione sala XR: Marco Rastelli MM.BB. Srls
Digital artist: Cristian Dessi
Testi: Chiara Valdambrini
Traduzioni in inglese: Irene Bruni
Hanno collaborato alla realizzazione della mostra
per il Comune di Grosseto:
Felice Carullo, Anna Bonelli, Arianna Bianchi, Cristina Barsotti, Paolo Dragoni
per la Sabap delle province di Siena, Grosseto e Arezzo: Simona Pozzi, Enrico Maria Giuffrè
per Promocultura: Francesco Biron,
Ottavia Banchi, Michela Berto, Francesca Colmayer, Lucia Ferri, Priscilla Fellin, Luca Giannini, Caterina Lazzi, Simone Moretti, Camilla Moretti, Claudia Sciarretta, Paola Spaziani, Cecilia Vellati,
Allestimento mostra: Cristina Barsotti, Michela Berto,
Francesca Colmayer, Paolo Dragoni, Barbara Fiorini, Luca Giannini, Simone Moretti,
Simona Pozzi, Paola Spaziani, Chiara Valdambrini
Impianto luci: Exenia
Impianto climatizzazione: Sistema srl
Impianto allarme e videosorveglianza: CRIM
Stampa: Semar Arti Grafiche Grosseto
Media partner: Archeologia Viva, tv9
Sponsor: Latte Maremma
Trasporti: Arterìa s.r.l.
Moquette: Centromoquette
Assicurazione: AXA – XL Insurance Company SE
Realizzazione e allestimento telaio metrato: Floriano Cavanna (ARKE’ Archeologia Sperimentale)
Voci sala immersiva: Ottavia Banchi, Lucia Ferri, Luca Giannini
Testi sala immersiva: Inno ad Artemide (Callimaco), Profumo di Artemide (Inni Orfici), Testo liberamente tratto dal mito (Chiara Valdambrini)
Tracce musicali sala immersiva: bensound – SSPsurvival
Montaggio audio: Luca Giannini
Registrazioni tracce audio: studi tv9
Ufficio stampa: Comune di Grosseto
Comunicazione social: Simone Moretti
Laboratori didattici e visite guidate: Ottavia Banchi, Osvaldo Barbetti, Michela Berto, Francesca Colmayer, Lucia Ferri, Priscilla Fellin, Luca Giannini, Caterina Lazzi, Simone Moretti, Camilla Moretti, Claudia Sciarretta, Paola Spaziani
I restauri della statua di Artemide del
Museo Archeologico di Venezia
sono stati eseguiti da: Patrizia Toson
Si ringraziano inoltre: Luca Agresti, Anna Bonelli, Osvaldo Barbetti, Gianluca Buzi, Sara Colantonio, Maria Francesca De Pasquali, Daniele Ferrara, Paolo Giulierini, Agnese Pergola, Enrico Pizzi, Stephane Verger e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della mostra
Il catalogo curato da Chiara Valdambrini sarà edito nella collana Quaderni del MAAM (in preparazione, uscita prevista settembre 2023).
Programma inaugurazione
Venerdì 7 luglio 2023
18:00 piazza antistante il Museo: taglio del nastro
Intervengono Luca Agresti, Assessore alla Cultura, Anna Bonelli, funzionario responsabile settore cultura del Comune di Grosseto, Marco Rastelli, della MM.BB. Srls per la sala XR, Cristian Dessi, digital artist, Barbara Fiorini e Chiara Valdambrini, curatrici della mostra.
Segue visita alla mostra, performance di digital painting con il digital artist Cristian Dessi e brindisi beneaugurale
Apertura straordinaria del museo fino alle 23:00.
Per info e prenotazioni 0564 488752, accoglienzamaam@gmail.com