Vivarelli Colonna e Cerboni: “Su piazza della stazione, Mascagni è inesatto e all’oscuro dei progressi”

2 Novembre 2019

Sulla piazza della stazione, Mascagni dice inesattezze. Troppe,
soprattutto per chi è stato presidente della Commissione urbanistica e
lavori pubblici, nonché candidato sindaco per il Pd. E proprio negli
anni in cui il Comune, con una procedura rocambolesca e persino poco
convincente sul piano giuridico, ha venduto il terreno ad Acquedotto del
Fiora.
Andiamo per ordine: nel 2016 AdF non era affatto pronto a bandire i
lavori per la sede. Lo dimostra il fatto che è stata proprio la Giunta
Viovarelli Colonna, nei primi mesi di governo, a consegnare
definitivamente l’area ad AdF, per evitare di pagare delle penali, in
quanto il Pd non si era affatto curato di farlo prima di presentarsi
alle elezioni del 2016. Così come non si era preoccupato di recuperare
l’Ex Garibaldi.
E, in proposito: l’ipotesi di permuta con la sede dell’Ex Garibaldi si è
conclusa a novembre 2017. Sono quindi quasi 2 anni che Fiora è libero di
costruire la sede. Se poi però Mascagni si riferisce alla nostra
contrarietà politica, questa non è giuridicamente vincolante. È certo
che però abbiamo sempre ribadito che preferiamo spendere 4 milioni di
euro per i rifacimenti di condotte, piuttosto che per costruire un
edificio di 6 piani in piazza della stazione, per ospitare i lussuosi
uffici del Fiora arredati con le bollette dei contribuenti.
Pare così che Mascagni voglia solo ripulirsi la coscienza, addossando la
responsabilità a questa amministrazione per quanto invece ha causato la
sua, con una vendita assurda nel 2013. Ma la cosa forse peggiore,
inaccettabile per un consigliere che prende pubblicamente posizione, è
che risulti all’oscuro di come stiano ad oggi effettivamente le cose.
Negli ultimi 2 anni, infatti, l’amministrazione grossetana ha
contribuito significativamente al percorso, condiviso con tutti i Comuni
d’ambito, per disegnare il nuovo AdF: più investimenti, ma tariffe
invariate. Ne è prova che le deliberazioni al riguardo, assunte da tutti
i Comuni del territorio, realizzate sullo schema di quella di Grosseto.
E proprio mentre si faceva tutto questo, Fiora ha avviato, con il nostro
consenso, un concorso di idee per l’edificio. Non quello a 6 piani: una
versione light, che consenta di recuperare risorse per il rifacimento
delle condotte, di riqualificare la stazione e di ospitare il
laboratorio di analisi che, proprio grazie al comune di Grosseto, viene
riportato sul territorio d’ambito, nella nostra città.
Dunque, grazie al lavoro della nostra amministrazione, che dal 2016
tenta senza sosta di rimediare anche a questa sciagurata vicenda
regalata dal Pd, in piazza della stazione si ipotizza un immobile che
sarà il simbolo del laboratorio sul nostro territorio, con ciò che ne
consegue in termini di benefici economici.

In sostanza, Mascagni attribuisce a noi uno stop al progetto mai dato:
al contrario, va tutto avanti.

In questi giorni, come non mai, percepiamo che con questa opposizione ci
voglia una pazienza da santi.

Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto

Giacomo Cerboni, assessore alle Partecipate