Il Museo di storia naturale della Maremma festeggia il decennale

10 Dicembre 2019

Esiste dal 1961 come deposito di collezioni e reperti, e nel 1971 è stato aperto al pubblico in varie sedi in via Mazzini, la prima delle quali adiacente al Teatro degli Industri. Dal 2009 il Museo di storia naturale della Maremma occupa l’attuale sede di strada Corsini 5, che si affaccia su piazza Pacciardi (o piazza della Palma, come meglio la conoscono i grossetani): il 2019 dunque per la struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura segna il decennale di una tappa importante di un’attività che dura ormai da ben oltre mezzo secolo. Un traguardo da celebrare venerdì 13 dicembre con una giornata densa di eventi e appuntamenti.

Il programma – tutto a ingresso libero – prevede a partire dalle ore 17 il saluto del direttore Andrea Sforzi con la presentazione delle strutture e degli allestimenti rinnovati grazie ai finanziamenti ottenuti dal progetto “Il museo verso un futuro digitale“ tramite il bando “Laboratori culturali” di Fondazione Cassa di risparmio di Firenze e il contributo di Enegan e della Regione Toscana. Il pubblico sarà accompagnato in una visita guidata per scoprire tutte le novità: il nuovo ingresso, un touch-screen e vetrine multimediali con “paesaggi sonori” per rendere ancor più interattiva l’esperienza unica della visita alle sale. Saranno presentati anche il nuovo logo del museo e il nuovo sito www.museonaturalemaremma.it. Di seguito – in prima visione assoluta per Grosseto – sarà proiettato il film “Miniera” di Lucilla Salimei, filmaker romana che vive a Bacinello, proprio dov’è ambientata la pellicola che ha ricostruito la vita in miniera e la scoperta dell’oreopiteco, simbolo del museo, anche grazie a una grande attività di ricerca nelle Teche Rai. Una giornata di festa per uno dei simboli culturali cittadini.

«Questa struttura museale – dice il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, con il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Agresti – rappresenta un tangibile valore aggiunto nel panorama dell’offerta culturale di Grosseto e non solo, e con grande orgoglio ne celebriamo il decennale nell’attuale sede. Il Museo di storia naturale della Maremma racconta la nostra storia, ci ricorda quanto è bella e ricca questa terra ed è ormai un riferimento anche educativo per la città, grazie alle sue tante iniziative. Ha un ruolo fondamentale: contiene e preserva la memoria storica delle straordinarie bellezze naturali che ci circondano e che rappresentano motivi di orgoglio per il nostro sentirci maremmani e grossetani».

E la storia del Museo di storia naturale è appena cominciata. «In questi ultimi dieci anni – dice il direttore del Museo naturale della Maremma, Andrea Sforzi – abbiamo organizzato 250 eventi di varie tipologie, con una media di 25 all’anno, sempre all’insegna dell’apertura della struttura verso l’esterno. La crescita dell’attività è stata costante e ha portato il museo ad assumere un ruolo riconosciuto di riferimento nazionale e internazionale, nella disciplina della citizen science e non solo. Abbiamo posto le basi per un ampliamento della struttura: vorremmo una sede più ampia, in cui esporre ad esempio tutti i reperti di Poggetti Vecchi e le zanne dell’elefante preistorico che da tempo necessitano di una sistemazione definitiva. L’idea progettuale c’è, attendiamo finanziamenti. Intanto ringraziamo la Fondazione Cassa di risparmio di Firenze e Enegan per aver contribuito a far diventare il museo ancor più digitale».

E proprio in occasione del decennale, Fondazione Grosseto Cultura offre una promozione particolarmente conveniente – 10 x 10 – per diventare socio, con dieci euro di sconto: sottoscrivere la tessera base al Museo di storia naturale della Maremma venerdì 13 dicembre costerà 20 euro anziché 30 euro, mentre la tessera Under 30 costerà 10 euro anziché 15 euro. Tutte le informazioni sui vantaggi per i soci sono sul sito www.fondazionegrossetocultura.it. «Festeggiamo con soddisfazione questo importante traguardo – dice il presidente di Fondazione Grosseto Cultura, Giovanni Tombari – soprattutto perché è solo una tappa verso uno sviluppo sempre maggiore delle attività e della struttura. Sono stati dieci anni caratterizzati dalla missione fondamentale di questo museo, la funzione educativa e di diffusione della cultura, anche grazie al ruolo di primo piano nell’ambito della citizen science: è proprio questa la filosofia che ci proponiamo di perseguire».